Chiusura positiva per le borse europee, che rallentano sul finale, con Piazza Affari tonica dopo il decreto del governo sull'intervento su Popolare di Vicenza e Veneto Banca. A pesare sull'ultima parte della giornata l'inversione di marcia del Nasdaq e la volatilità del petrolio, con il prezzo del greggio Wti a 43,3 dollari al barile. Intanto il mercato attende i commenti di domani del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, in cerca di indicazioni sulla tempistica del prossimo incremento dei tassi di interesse, mentre dall’economia degli Stati Uniti vengono segnali di un’inflazione debole. Al termine della seduta il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,81% a 21.001 punti, con lo spread Btp-Bund in lieve flessione a 164 punti. Londra sale dello 0,31%, Francoforte dello 0,29% e Parigi dello 0,56%.
Sul listino principale brilla Intesa Sanpaolo (+3,52%), che acquisisce le attività migliori delle due banche venete. In luce anche il resto del settore bancario, con Banco Bpm (+2,79%), Mediobanca (+2,84%), Bper (+2,63%) e Unicredit (+2,22%). Balzo di Ynap, con un volo dell'8,73%. Positivi gli altri titoli della moda, con Ferragamo (+0,97%) e Moncler (+0,95%).
Rialzi oltre il punto percentuale per Buzzi Unicem, Saipem, Cnh Industrial, Azimut e Unipol. Pesanti Stm (-2,92%), Prysmian (-1,28%) e Telecom Italia (-1,1%). In rosso Luxottica e Mediaset e le utility, con l'eccezione di Enel, in progresso dell'1%.
