Le borse europee chiudono negative, dopo aver accelerato al ribasso nella seconda metà della seduta. Il mercato guarda ai banchieri centrali, con quelli europei riuniti in Portogallo e la presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, che interverrà questa sera da Londra. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha sottolineato che la ripresa dell'economia nell'eurozona "è al di sopra del trend e ben distribuita in tutta l'area", ma la dinamica dell'inflazione impone "prudenza" sulle modifiche al Quantitative easing. Forte rialzo per il prezzo del petrolio, che sale per il quarto giorno consecutivo, con il Wti a 44,2 dollari al barile. Al termine della giornata Londra cede lo 0,17%, Francoforte lo 0,78% e Parigi lo 0,70%. A Milano il Ftse Mib perde l'1,01% a 20.790 punti.
L'indice principale di Piazza Affari è appesantito dalle forti vendite sulle utility, con Italgas che scivola del 3,1% ed Enel del 3%. Forti ribassi anche per Snam, Terna e A2A. Maglia nera per Exor, che cede il 3,5%, mentre Fca arretra dell'1,19%. Male Recordati (-3%), Prysmian (-2,48%), Brembo (-2,37%) e Ferrari (-2,08%).
Continua, invece, la buona intonazione dei bancari, con Intesa Sanpaolo (+1,77%) maglia rosa dopo l'intervento sulle due banche venete. Bene Ubi Banca (+1%) e Unicredit (+0,56%). Fra i petroliferi Saipem sale dello 0,93%, Tenaris è invariata ed Eni cede lo 0,59%.
