La Borsa di Milano chiude in rosso, per la seconda seduta consecutiva, e chiude una settimana caratterizzata da una forte volatilità sui mercati. L'incertezza degli operatori pesa anche sul resto delle piazze finanziarie europee, che archiviano gli scambi in rosso dopo una prima parte della giornata in territorio positivo.
Fra i dati macroeconomici l'inflazione nell'eurozona a giugno è calata all'1,3% dall'1,4% di maggio, ma è risultata superiore alle stime degli analisti. Sopra le attese anche l'inflazione core, all'1,1%. Anche l'indice della fiducia delle imprese nell'eurozona ha battuto le stime, aumentando a giugno di 0,25 punti a +1,15%.
I dati positivi non sono bastati a frenare le vendite del pomeriggio, arrivate con l'avvio di Wall Street, oggi in fase di leggero rimbalzo dopo il tonfo di ieri: Francoforte segna -0,73% a fine seduta, Londra -0,5%, Madrid -0,8% e Parigi -0,6%.
A Milano, dove l'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,58% a 20.584 punti, gli investitori hanno premiato Unipol, che oggi ha varato un riassetto organizzativo del comparto assicurativo e un piano di ristrutturazione del comparto bancario, con la creazione di una bad bank. Il titolo segna + 2,67% a 3,84 euro.
La controllata Unipolsai finisce invece Ko (-3,6%), dovendo ricevere le partecipazioni detenute da Unipol in Unisalute e in Linear.
Sotto pressione anche Mediaset (-1,5%), Ubi banca (-2,69%) e Banca Generali (-2,3%), più che altro oggetto di realizzi. Rimbalzano invece Brembo (+1,99%), Prysmian (+1,2%) e Cnh (+1%). Giù Unieuro (-4,2%) e Stefanel (-11%) dopo il rally di ieri.
