Generali chiude i primi sei mesi dell'anno con un utile netto di 1,2 miliardi di euro, in aumento del 3,7% su base annua e sopra il consensus degli analisti. Il gruppo assicurativo registra un risultato operativo di 2,6 miliardi, con un incremento del 4,1%, spinto dalla migliore redditività dei segmenti Finanziario e Danni. Risultati che il group ceo, Philippe Donnet, definisce "ottimi" e che "confermano la solidità del nostro business e l’efficace esecuzione della trasformazione industriale di Generali". Il Leone di Trieste conferma gli obiettivi prefissati dal piano strategico e il group ceo rimarca che "stiamo raggiungendo i nostri obiettivi finanziari grazie alla determinazione, al focus e all’impegno dedicati alla realizzazione del piano strategico che mira a rendere Generali ‘simpler & smarter’".
Il gruppo assicurativo nel primo semestre ha registrato una raccolta netta Vita di oltre 5,7 miliardi, in calo del 23%, con i premi Vita a quota 25,3 miliardi, in flessione dell'1,8%. Prosegue invece dei premi Danni, che aumentano a 11,3 miliardi (+1,5%), per effetto della crescita del ramo Auto (+3,7%), concentrata in particolare in Germania, Paesi dell’Europa Centro orientale e in America. Positivo anche l’andamento del settore Non Auto (+0,8%). I premi complessivi del gruppo raggiungono quota 36,6 miliardi, in calo dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Il patrimonio netto di gruppo si attesta a 23,7 miliardi, in calo del 3,4% rispetto a fine 2016. Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio è del 188%, in aumento dal 178% della fine dello scorso anno, mentre l’Economic Solvency Ratio è salito al 207% dal 194%.
Entro la fine dell'anno il gruppo prenderà una decisione sul portafoglio di Generali Leben in Germania. Ma in ogni caso non ci sarà un impatto negativo sulla presenza o sulla quota di mercato del gruppo assicurativo nel Paese. "Come previsto nel nostro piano strategico -spiega Donnet- abbiamo cominciato a gestire il portafoglio Vita tradizionale in modo molto proattivo". In particolare "stiamo considerando per il portafoglio Leben tre opzioni: riassicurazione, gestione del portafoglio all'interno del nostro gruppo e cessione del portafoglio o di sue parti. Stiamo ancora considerando queste opzioni e prenderemo una decisione entro la fine dell'anno". In ogni caso "è una decisione su un portafoglio e questo non ha nessun impatto negativo sulla nostra presenza in Germania e sulla nostra quota di mercato".
Infine Donnet non ha voluto commentare le indiscrezioni di stampa su un piano per ridurre le partecipazioni a cascata fra Unicredit, Mediobanca e Generali. "Mi risulta che già Unicredit, Mediobanca e Generali siano tre aziende separate e quindi non vedo nessuna novità".
