Vivendi "conferma che considera di non esercitare alcun controllo di fatto su Telecom Italia" e che "la sua partecipazione non è sufficiente per permettergli di esercitare in modo stabile un'influenza dominante durante le assemblee degli azionisti di Tim". I dati "rilevano senza equivoci che Vivendi non è in una posizione di controllo dell'assemblea degli azionisti di Telecom Italia".
L'inizio dell'esercizio da parte di Vivendi "delle 'Attività di direzione e di coordinamento' di Telecom Italia come previsto dall'articolo 2497-bis del codice civile italiano è stato preso in considerazione dal cda di Telecom sulla base di elementi fattuali e specifici menzionati in un comunicato del 4 agosto 2017". Vivendi, inoltre, "conferma che ad oggi non ha il potere di dirigere le politiche finanziarie e operative di Telecom".