Chiusura mista per le piazze finanziarie europee che non reagiscono all’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, che oggi, in conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, ha chiarito la necessità di proseguire con una politica monetaria accomodante (mantenuto il tasso attuale) anche se la crescita si conferma solida ma l’inflazione è ancora lontana dall’obiettivo. In particolare, nell'Eurozona si prevede "un calo temporaneo" dell'inflazione nei prossimi mesi anche in relazione al eafforzamento dell'euro. Rimandate a ottobre le decisioni sul Qe.
In questo scenario, mentre Wall Street viaggia debole, Francoforte ha terminato in rialzo dello 0,67%, Parigi ha segnato +0,26%, Londra +0,58%. A Milano il Ftse Mib ha chiuso a 21.722 punti in calo dello 0,42%, mentre l'All Share ha ceduto lo 0,35% a 23.982. A zavorrare il listino Ferrari che ha perso il 6,91%, seguita da Exor (-3,55%). In calo il comparto bancario, con Banco Bpm in flessione del 2,6%, Ubi -2,56%, Unicredit -2,24%, Mediobanca -1,3%.
Negativa Leonardo (-1,22%) sul possibile slittamento della maxi gara per fornire 350 addestratori alla Difesa americana. Soldi sul lusso con Ynap in rialzo dell’1,71%, Luxottica +1,66%, Salvatore Ferragamo +1,14%. Migliore performance StMicroelectronics in progresso del 2,52%.