La Consob contesta il prospetto informativo di Saipem che fu messo a disposizione del pubblico nel gennaio 2016, in occasione dell'aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro, e avvia un procedimento "amministrativo sanzionatorio" nei confronti degli amministratori e del cfo in carica in quel momento.
Le violazioni contestate, se accertate al termine del procedimento, costeranno una sanzione amministrativa compresa tra 5mila e 500mila euro. Gli uffici della Consob contestano "l’inidoneità della documentazione d’offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell’emittente da parte degli investitori".
In particolare, ciò riguarderebbe, tra le cose, "le stime di risultato del gruppo per l’esercizio 2015; le previsioni di risultato del gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019" e "la dichiarazione sul capitale circolante netto". Saipem e gli esponenti aziendali destinatari della comunicazione sono convinti della "assoluta correttezza del proprio operato" e "formuleranno tempestivamente esaustive deduzioni in replica alle contestazioni degli uffici, confidando sin d’ora che tali deduzioni troveranno accoglimento da parte della Commissione", sottolinea il gruppo.