Le Borse europee chiudono contrastate, sulla scia della virata al ribasso di Wall Street, partita in rialzo, dopo che i rendimenti decennali americani hanno toccato la soglia del 3% per la prima volta da gennaio 2014. Il rapporto euro-dollaro ripiega a 1,221.
A Milano l'indice Ftse Mib segna +0,22% a 24.035 punti, lo spread tra Btp e Bund flette a 114 punti base con un rendimento dell'1,77%. In progresso Londra +0,36%, deboli i listini di Francoforte -0,17% e Parigi -0,10%, dove il fermo di Vincent Bolloré per un'inchiesta su presunte tangenti in Africa, si fa sentire sul titolo dell'omonimo gruppo.
Scende la fiducia delle imprese in Germania e in Italia nel mese di aprile: l'indice tedesco Ifo sceso oltre le attese a 102,1 punti, si tratta del quinto calo consecutivo. Anche l'Istat in Italia registra una flessione della fiducia: quella delle imprese è scesa da 105,9 a 105,1 nel mese di aprile.
A Piazza affari maglia nera per Saipem -2,89% dopo la diffusione dei conti del primo trimestre 2018, in rosso anche Tim -2,37% a 0,849 euro nel giorno dell'assemblea e Bper -1,82%. Le vendite colpiscono anche Leonardo -1,50% e Mediaset -1,18% in attesa dei conti del primo trimestre per il gruppo tv. L'indice bancario registra un progresso dello 0,60%, mentre il petrolio ancora in salita si fa sentire sui titoli del comparto. Tra i titoli in luce Snam +1,38% nel giorno dell'assemblea, Pirelli +1,64%, Italgas +1,96% e il lusso: Moncler guadagna il 2,18%, Ferragamo registra un progresso del 3,93%.