Le Borse europee chiudono la seduta in territorio negativo, tra l'incertezza legata ai negoziati sui dazi imposti dagli Usa all'Europa e ai dati sull'inflazione nell'Eurozona peggiore del previsto. Ad aprile, è scesa all'1,2% in aprile contro l'1,3% registrato a marzo.
La Borsa di Milano lascia sul terreno a fine giornata lo 0,83% a 24.064 punti, Londra cede lo 0,54%, Francoforte lo 0,88% e Madrid lo 0,5%.
L'andamento ribassista della Borsa di Wall Street aggiunge cautela ai listini: il Dow Jones perde l'1,05% e il Nasdaq lo 0,88%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 120 punti, con rendimento intorno all'1,7%. L'Euro è stabile a 1,2 dollari.
In questo scenario, sulla Borsa di Milano sono venduti i titoli bancari: Ubi banca perde il 2,36% a 4,18 euro, Unicredit l'1,78%, Mediobanca l'1,7%, Bper l'1,6%. La peggiore del paniere è Moncler (-3,95%), che ritraccia dopo i forti rialzi delle sedute precedenti. In calo anche Fca (-2,3%), Prysmian (-2%), Exor (-1,9%) ed Eni (-1,19%). Tra i pochi titoli in territorio positivo, spiccano Buzzi Unicem (+1,17%), Terna (+0,4%) e Banca Generali (+0,15%). Alla vigilia dell'assemblea decisiva sulla sfida tra Elliot e Vivendi, Telecom è piatta (-0,02%).