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Per Satispay nuovo aumento da 15 milioni, punta ai risparmi

16 luglio 2018 | 19.14
LETTURA: 5 minuti

Per Satispay nuovo aumento da 15 milioni, punta ai risparmi

Nuovo round di finanziamento per Satispay, la startup italiana fondata nel 2013 che ha superato i 100 milioni di euro di valutazione e ora punta sul risparmio gestito per crescere ancora, in Italia e all'estero. La piattaforma di pagamento indipendente ha varato un aumento di capitale da quindici milioni di euro, di cui dieci milioni sono già interamente sottoscritti da nuovi investitori internazionali e italiani, gli altri 5 milioni sono in opzione agli attuali soci.

I nuovi soci sottoscrittori del round da 10 milioni sono Copper Street Capital, che metterà circa 5,2 mln, Endeavor Catalyst e Greyhound Capital. Per il gruppo l’obiettivo resta quello di raccogliere 50 milioni di euro nel 2019 per finanziare la crescita e l'espansione all'estero.

"Oggi dimostriamo che le startup italiane sono in grado di imporsi sui mercati internazionali", sottolinea Alberto Dalmasso, ceo del gruppo. "Abbiamo approfittato dell’interesse di questi investitori internazionali per farli entrare nel capitale e partecipare poi al nuovo aumento quando serviranno capitali veri".

Con questo round da 15 milioni, ai soci bancari Iccrea Banca, Banca Sella e Banca Etica se ne aggiungono altri: Banca Valsabbina, Sparkasse-Cassa di risparmio di Bolzano e, infine, il Club degli investitori di Torino. Nell'azionariato, dopo il nuovo aumento, i tre fondatori Dalmasso, Samuele Pinta e Dario Brignone avranno circa il 33%, con il 65% dei diritti di voto.

IL MERCATO DEL MOBILE PAYMENT

Nel 2017, Satispay ha gestito il 50% del totale del mercato del mobile payment e si aspetta di mantenere questo primato anche nei prossimi anni. La crescita dei clienti continua a ritmi esponenziali: a oggi, i download in Italia delll'applicazione per i pagamenti sono 600mila e 340mila gli utenti attivi, con una media di 800 nuove sottoscrizioni al giorno. Gli esercenti convenzionati sono 44mila, comprese le grandi catene come Esselunga, Benetton, Coop e Grom.

"Ciò a cui guardiamo sempre con attenzione - osserva Dalmasso - è il numero di pagamenti mensili. Ebbene, chi è attivo paga sempre di più: solo nell'ultimo mese, abbiamo gestito 10 milioni di pagamenti e ci aspettiamo numeri sempre più alti". Le previsioni sono di arrivare a gestire 2 miliardi di euro di pagamenti in due anni. Il round di investimento servirà anche a nuove campagne di carattere nazionale. "Finora sono state più che altro locali, ora ci sentiamo pronti per operazioni di più ampio respiro".

Questi numeri stanno attraendo sempre più investitori internazionali. "Nei mesi scorsi, soprattutto nell'ultimo trimestre, abbiamo iniziato a riscontrare un forte interesse dei venture capital internazionali, anche perché tra le start up dei pagamenti, i nostri numeri non li ha raggiunti nessuno in Europa". Copper Street Capital, ad esempio, è un fondo basato nel Regno Unito specializzato in investimenti in servizi finanziari ed è solito condurre operazioni di taglia superiore ai 40 milioni di euro.

I RISPARMI

Il futuro dell' app è nel risparmio gestito. Dopo le ricariche telefoniche e la possibilità di pagare con PagoPa multe e tasse, entro i prossimi dieci giorni sarà attivo sull'app della piattaforma il servizio 'Risparmi', con la possibilità di mettere da parte piccole somme e creare fino a venti salvadanai diversi. Il traguardo successivo, reso possibile anche con le risorse del nuovo aumento di capitale da 15 milioni, arriva dal prossimo autunno: proporre prodotti di investimento, fondi comuni, fondi pensione, oppure semplici coperture assicurative.

"Il risparmio sta diventando sempre più importante e molti dei nostri utenti ci hanno chiesto di attivare qualcosa del genere, soprattutto sul fronte pensioni. Al momento stiamo lavorando con i nostri partner per studiare prodotti di risparmio a lungo termine", annuncia il ceo. "Il nostro obiettivo è sempre quello di semplificare la vita delle persone. Sono convinto che anche i prodotti di investimento possono avere più appeal se resi disponibili in maniera più semplice".

L'altro fronte è quello dell'internazionalizzazione. Satispay punta a sbarcare in Europa dalla seconda metà del 2019, partendo da Francia e Germania.

"Questo sarà il passaggio più complicato nella vita di Satispay: è un'opportunità ma ci teniamo anche a non rallentare la crescita straordinaria che stiamo vedendo in Italia".

Il focus, per ora, resta conquistare sempre più quote di mercato nelle province italiane. Dopo il round da 50 milioni che la piattaforma conta di chiudere il prossimo anno, "faremo questo passo facendoci supportare dalle grandi aziende internazionali che utilizzano Satispay ora in Italia". Qui, "siamo cresciuti lentamente con il porta a porta: all'estero sarà il contrario, partiremo dai grandi esercenti per ottenere in un anno quello che qui abbiamo fatto in tre anni".

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