cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 02:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Banche

Pronta la startup bancaria di Passera, punta a 300 mln di utili

20 luglio 2018 | 16.01
LETTURA: 5 minuti

Pronta la startup bancaria di Passera, punta a 300 mln di utili

La "startup bancaria" di Corrado Passera è diventata realtà e il suo piano industriale ne disegna il percorso: tra cinque anni, sarà una banca da 300 milioni di utili, specializzata, medio-piccola, completamente digitale e capace di inserirsi in segmenti dove gli istituti tradizionali oggi latitano. "E' un progetto che si chiama fiducia nell'Italia: gli investitori esteri hanno creduto nel Paese e nelle nostre pmi", ha spiegato l'ex ministro e banchiere, che è riuscito a raccogliere in giro per il mondo 600 milioni di euro per finanziare la sua Spaxs. I prossimi mesi sono definiti: dopo l'acquisizione, ad aprile, del 98,3% di Banca Interprovinciale, l'8 agosto l'assemblea approverà la business combination e a settembre avverrà il closing della fusione. Entro giugno 2019, invece, ci sarà il passaggio della nuova banca sul segmento Mta di Borsa italiana.

L'istituto - il suo nuovo nome si conoscerà ad agosto con l'assemblea - ha già la sua squadra di manager al completo. "Credo di aver convinto le persone più brave nei loro campi e a febbraio non era così ovvio che i tempi sarebbero stati così veloci", ha detto Passera. Ai vertici, sederanno Andrea Clamer, che guiderà la divisione Npl, Enrico Fagioli Marzocchi, responsabile per le pmi, e Carlo Panella, a capo dell’It e del retail. Il cfo sarà Francesco Mele, dopo l’esperienza in Mps, dove rivestiva lo stesso incarico.

Gli obiettivi della nuova banca sono stati illustrati a Milano, nella sede di Boston Consulting: lavorerà per le pmi "ad alto potenziale, ma con poca forza per crescere da sole"; "per le pmi con gravi problemi"; gestirà "le sofferenze del mondo corporate", quindi "situazioni aziendali complesse"; e, infine, opererà come banca diretta, avvalendosi di partnership e prodotti di altri operatori. "Sarà una banca specializzata, costruita attorno a un bisogno, a un mercato dove le altre non ci sono".Per questo, sarà anche "profondamente diversa e completamente digitale". Il modello è disegnato senza immaginare filiali: sul territorio si avvarrà di 'tutors', esperti e specialisti di un determinato settore, che saranno reclutati anche tra quanti stanno uscendo dalle banche in questi anni con i piani di prepensionamento. "Non pensavo, ma ci sono - ha raccontato Passera - tantissime persone che desiderano tornare nel mondo del lavoro, magari senza fare i manager a tempo pieno, e che si sono dimostrati interessati a questa realtà".

Gli attuali dipendenti di Banca Interprovinciale "saranno tutti ben valorizzati all'interno della nuova banca". I dipendenti della Spaxs del futuro diventeranno 400 nel 2020 e 700 nel 2023, secondo le previsioni del piano. Tutti gli investimenti e i progetti "saranno interamente finanziati con i 600 milioni raccolti. Non chiederemo altri soldi e non faremo aumenti", ha precisato anche Passera. Un contratto per la gestione di un portafoglio di npl è già arrivato: "Si tratta di circa 300 mln", ma è ancora subordinato all'approvazione (ormai scontata) di tutta l'operazione ad agosto.

Secondo i numeri del piano, i ricavi saranno tra i 215 e i 260 mln nel 2020, arrivando a circa 710 milioni nel 2030. Gli utili nel 2020 saranno già tra i 40 e i 50 milioni. Nel 2030, la piccola banca diventerà un istituto di dimensioni un po' più grandi: il piano prevede che per quell'anno gli attivi salgano a 7 miliardi di euro e il roe si attesti al 25%, con un cost income ratio inferiore al 30% e un cet1 "stabilmente superiore al 15% in arco piano". Partendo dal presupposto che nei prossimi cinque anni saranno ceduti in Italia crediti dubbi corporate per un valore lordo di circa 135 miliardi di euro tra mercato primario e secondario, Spaxs intende fare un investimento complessivo in portafogli npl nell’arco di piano pari a circa 3 miliardi di euro di controvalore netto.

I primi anni di attività includono anche i dividendi, anche se la politica è "conservativa" e crescente a partire dall’esercizio 2022, una volta raggiunto un valore di patrimonio netto di 1 miliardo di euro, con pay-out del 20% nel 2022 e del 25% nel 2023. Per lo sviluppo della piattaforma digitale, invece, sono ipotizzati investimenti per 50 milioni e spese operative complessive di 45 mln nell’intero arco di piano. "E' un piano strategico ambizioso, ma fattibile e tutti i nostri collavoratori saranno azionisti della banca".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza