Piazza Affari vira bruscamente al ribasso e chiude in territorio negativo dopo la notizia del rientro anticipato del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, da Lussemburgo per lavorare alla nota di aggiornamento del Def. Dopo aver passato gran parte della seduta in buon rialzo, il Ftse Mib ha invertito la marcia, per chiudere in calo dello 0,49% a 20.609 punti. In rialzo lo spread Btp-Bund, balzato a 282 punti. I conti pubblici italiani e la nota al Def sono stati sotto gli occhi dei mercati e al centro della riunione dell'Eurogruppo. Pur esprimendo cautela, i commissari europei Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis hanno sottolineato che il rapporto deficit/Pil al 2,4% rappresenta una deviazione molto significativa dalle regole europee e dagli accordi. Miste le altre piazze europee, con Londra in calo dello 0,19%, Francoforte in rialzo dello 0,75% e Parigi dello 0,24%.
Sull'indice principale della piazza milanese soffrono i bancari, con Banco Bpm (-5,75%), Ubi Banca (-4,57%), Bper (-3,94%), Intesa Sanpaolo (-3,91%) e Unicredit (-2,35%). Tonfo anche per Tim, in calo del 5,30%. Ribassi oltre il punto percentuale per Azimut, Banca Generali e Poste Italiane.
Toniche, invece, Moncler (+4,58%), Buzzi Unicem (+3,64%), Fca (+2,30%) e Stm (+2,23%). Buona performance anche per i titoli del comparto energetico, con Tenaris (+2,70%) e Saipem (+1,70%), mentre Eni guadagna lo 0,23%.