Le Borse europee chiudono in rosso la seduta odierna di scambi, dopo un tentativo di recupero in avvio. La risalita dello spread, arrivato a superare i 320 punti e l’andamento negativo di Wall Street, appesantita dalle tensioni dei fatti di cronaca e dal calo degli indici tecnologici, hanno spinto al ribasso i mercati del Vecchio continente che hanno accumulato perdite dallo 0,28% di Bruxelles allo 0,73% di Francoforte. Unica in controtendenza Londra, che ha chiuso con un progresso dello 0,11%.
Piazza Affari è la peggiore tra le consorelle: l’indice Ftse Mib arretra dell’1,69%, l'All Share cede l'1,57%.
A soffrire maggiormente, i titoli bancari che accumulano perdite fino ad oltre quattro punti e mezzo percentuali.
Banco Bpm e Ubi sono le peggiori: la prima lascia sul terreno il 4,76%, l'altra cede il 4,14%. A seguire Intesa Sanpaolo (-3,44%), Unicredit (-3,37%) e Bper (-2,84%). La maglia nera del listino spetta però a St Microelectronics, che perde oltre dieci punti percentuali (-10,16% a 12,15 euro per azione).
Sul fronte opposto Saipem che, dopo la presentazione dei conti dei primi 9 mesi dell'anno, superiori alle attese degli analisti, chiude a quota +6,35% a 4,74 euro per azione. Bene anche Moncler (+2,29%) e Luxottica (+0,80%).
Torna a salire il prezzo del petrolio: il Brent raggiunge i 76,68 euro al barile, il Wti segna 67,45 dollari. L'euro scivola sotto quota 1,14, con la moneta unica che viene scambiata a 1,1393.