Al lunedì 'nero' segue un mini rimbalzo sui mercati finanziari, con le prove di distensione tra Usa e Cina sul fronte della guerra dei dazi. Le Borse reagiscono positivamente alle notizie di una roadmap di colloqui per il prossimo round di trattative.
"Proseguono colloqui molto produttivi con la Cina. Aspettatevi annunci importanti", ha detto il presidente Usa Donald Trump in un tweet. Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,98% a 18.591 punti, ma giù dai massimi di giornata. Ieri, aveva perso oltre l'1,7% sullo stallo per la Brexit in Gran Bretagna.
Stesso sentiment sugli altri indici europei, che riducono a fine seduta l'entità del rimbalzo: Francoforte guadagna l'1,49%, Londra l'1,27% e Parigi l'1,35%.
Dopo la partenza in spolvero, Wall Street frena: il Dow segna +0,22% a 24.477 punti, il Nasdaq avanza dello 0,67% a 7.070 punti. Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi registra un lieve rialzo a 288 punti base dai 286 della chiusura di ieri. L'Euro è in calo a 1,13 dollari, mentre il petrolio americano è in leggero rialzo a 52 dollari al barile.
Sul Ftse Mib, pioggia di acquisti sui titoli industriali come Prysmian (+6,15%) e St (+3,2%), ma sono ben comprate anche Tim (+3%), Fca (+2,6%) e Banco Bpm (+2,54%), che ieri ha chiuso l'accordo per la cessione a Elliott-Credito Fondiario di un portafoglio di crediti in sofferenza da 7,8 miliardi di euro.
Tim guadagna in Borsa dopo gli ultimi sviluppi sulla governance: Vivendi ha annunciato che chiederà al consiglio di amministrazione di convocare un'assemblea per revocare, tra le cose, cinque membri del consiglio riconducibili alla lista Elliott.
Il comparto bancario non è tra i più acquistati: Bper è maglia nera e cede il 2,12%. Unicredit segna -1%, Mediobanca -0,5%. Si distingue Banca Carige (+5,8%) mentre Astaldi chiude la seduta in profondo rosso (-10,89%).
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