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Bper:"Pir? Riforma apprezzabile ma serve chiarezza"

04 febbraio 2019 | 18.00
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Bper:

Il flusso dei Pir, i Piani individuali di risparmio, verso le piccole e medie imprese italiane è stato finora "abbastanza modesto" e l'intento delle norme introdotte dal governo nella Legge di bilancio 2019 per dirottare parte della raccolta sul segmento Aim Italia è "apprezzabile". Ma "serve qualche elemento di maggiore chiarezza", in quanto "molti temi non sono ancora definiti". Lo sottolinea Pierpio Cerfogli, vicedirettore generale di Bper, a margine di un evento organizzato dalla banca a Milano sui Pir e sulle prospettive per le pmi. Anche perché l'industria del risparmio gestito è preoccupata che le nuove norme possano soffocare il mercato dei Pir, che, dopo una partenza sopra le aspettative nel 2017, nel 2018 ha registrato una flessione della raccolta del 70%. Le nuove norme prevedono che il 3,5% del capitale raccolto dai fondi Pir venga investito in titoli negoziati su sistemi multilaterali di negoziazione, come ad esempio l'Aim Italia, ed emessi da aziende con meno di 50 milioni di euro di ricavi e non più di 249 dipendenti, e che un altro 3,5% sia destinato al venture capital. (VIDEO)

"Il momento è un po' di impasse e sarebbe abbastanza clamoroso che una grande opportunità diventasse in qualche misura un vincolo non sfruttabile", continua Cerfogli. Giulio Centemero, capogruppo per la Lega in commissione Finanza alla Camera, ha assicurato che i decreti attuativi delle nuove norme sui Pir saranno pronti entro fine febbraio. E anche il vicedirettore generale di Bper auspica "di essere alle battute finali nella consapevolezza che lo stimolo legislativo è uno stimolo di ampliamento e di ulteriore opportunità, che in qualche misura deve essere conciliato con le possibilità effettive di chi deve fare gli investimenti". Sul fronte del sostegno alle pmi Bper continua l'attività di accompagnamento delle piccole imprese in Borsa. "Ci siamo attivati veramente tanto, soprattutto nel 2018 che è stato il nostro primo anno di grande attività su questo fronte. Siamo riusciti ad accompagnare quattro società alla quotazione, con una struttura nuova, interamente dedicata, che lavorerà ancora senz'altro molto nel 2019".

Per l'anno in corso "ci sono già parecchie manifestazioni di interesse e stiamo cercando di seguirle molto da vicino". Il segmento Aim "in questo momento non è un mercato estremamente fluido. Anzi -conclude il vicedirettore generale di Bper- il timore è che la tentazione sia quella opposta, che qualcuno voglia uscire da qualche struttura di quotazione".

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