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Unicredit, utile 2018 sale a 3,9 mld, dividendo di 0,27 euro

07 febbraio 2019 | 11.37
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Unicredit archivia il 2018 con un utile netto rettificato di 3,9 miliardi di euro, in aumento del 7,7% su base annua, nonostante gli accantonamenti addizionali effettuati per le sanzioni applicate dagli Stati Uniti. E nel quarto trimestre dell'anno l'utile netto rettificato della banca si è attestato a 840 milioni, in crescita del 19,9%. Il consiglio di amministrazione di Unicredit proporrà all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo in contanti di 27 centesimi di euro per azione, equivalente a un pay-out ratio del 20%. La banca, ha detto il suo amministratore delegato Jean Pierre Mustier, "ha realizzato una performance da record nel 2018, con risultati migliori dell’ultimo decennio", nonostante "il contesto macroeconomico impegnativo". Inoltre l'attuazione di Transform 2019 è "in anticipo sul piano". L'ad del gruppo ha confermato gli obiettivi di utile netto a fine 2019 pari a 4,7 miliardi di euro e di Rote superiore al 9%.

I vertici della banca, con la riorganizzazione annunciata ieri, sono al lavoro sul nuovo piano industriale, che sarà presentato al mercato il prossimo 3 dicembre a Londra. E non è previsto il ruolo di direttore generale dopo l'uscita di Gianni Franco Papa. "Voglio essere sicuro che sia già attiva la squadra che lavorerà sul nuovo piano e che lo attuerà" e "nella nuova organizzazione non abbiamo il ruolo di direttore generale", ha spiegato Mustier.

Il gruppo di piazza Gae Aulenti ha registrato una perdita netta da investimenti per 485 milioni nel 2018, principalmente dovuti all'impairment della turca Yapi per 846 milioni, che continuerà a far parte del gruppo, in parte compensato da un guadagno sulla cessione dell'attività di credito su pegno di 114 milioni nel terzo trimestre 2018. Il risultato operativo netto è aumentato del 13,1% e si è attestato a 6,4 miliardi, mentre nel quarto trimestre è sceso del 4,8% a 1,2 miliardi. Il margine operativo lordo è cresciuto del 4,9% a 9 miliardi nell'intero anno e dell'1,2% a 2,1 miliardi nell'ultimo trimestre.

I proventi da negoziazione sono stati pari a 1,2 miliardi, con una flessione del 31,5% e i costi operativi sono diminuiti del 5,6% a 10,7 miliardi. Le commissioni nette sono aumentate dello 0,9% a 6,8 miliardi nell'intero anno e sono scese dell'1,4% nel trimestre a 1,7 miliardi. L’attività di de-risking del bilancio di gruppo è proseguita nel quarto trimestre con esposizioni deteriorate lorde in calo a 38,2 miliardi a fine anno dai 40,8 miliardi del terzo trimestre. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi di gruppo è migliorato di 265 punti base, attestandosi al 7,7%, con un rapporto di copertura del 61%.

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