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Borsa: l’ottava di Piazza Affari inizia in parità

08 aprile 2019 | 18.13
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Avvio di settimana all’insegna della prudenza per le borse europee in attesa di novità dal fronte commerciale, dai negoziati per la Brexit e dal meeting della Banca Centrale Europea, in calendario mercoledì. Terza seduta consecutiva di guadagni per il Brent, salito a ridosso dei 71 dollari il barile (+0,8% a 70,9 dollari). Per Jeff Currie, n.1 per le materie prime di Goldman Sachs, quanto accaduto l’anno scorso, quando il Brent si spinse fino a 86 dollari, non è destinato a ripetersi. “In un’ottica più di largo respiro, non riteniamo che torneremo ancora a quei livelli, sopra gli 80 dollari, anche se registreremo ancora qualche rialzo”. “Ci attendiamo incrementi a 70-75 dollari il barile” con possibili ritorni nella fascia dei 60 dollari a causa di tre fattori: la crescita delle infrastrutture petrolifere negli Stati Uniti, la possibile fine dei tagli produttivi da parte dell’Opec e l’offerta crescente in arrivo da Paesi non facenti parte del cartello.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato a 21.771,96 punti (+0,06%), spicca in particolare l’andamento del terzetto formato da Fiat Chrysler (+1,89%), Poste Italiane (+1,71%) e Snam (+1,4%). La prima oggi ha capitalizzato la notizia dell’accordo con il produttore di auto elettriche Tesla che consentirà al gruppo italo-americano di evitare sanzioni a causa delle emissioni inquinanti. A spingere Poste verso i nuovi massimi storici ci ha pensato l’avvio della copertura con valutazione “buy” da parte degli analisti di Deutsche Bank che hanno inoltre incrementato il prezzo obiettivo su Snam da 4,6 a 5 euro.

Nel comparto bancario, -0,31% di Banco BPM, parità di Intesa Sanpaolo (-0,04%) e -0,93% di UniCredit. “UniCredit è dispiaciuta per questo incidente e si scusa con coloro i quali ne sono coinvolti”. Così un portavoce di Piazza Gae Aulenti ha commentato la notizia della maxi-frode, una delle più grandi mai verificatesi in Cina, architettata da un dipendente locale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il dipendente si sarebbe appropriato, in circa tre anni, di circa 100 milioni di yuan, pari a quasi 13,5 milioni di euro. I fondi sarebbero stati prelevati dai conti correnti dei clienti grazie a password condivise e lacune nella sicurezza.

Debole anche Telecom Italia (-0,6%) dopo la notizia del taglio di rating varato dall’agenzia Fitch a “BB-“. In scia del buon andamento del greggio, Tenaris ha segnato un +0,62% e Saipem un +1,17%. Di poco sotto la parità Eni (-0,21%), che ha deciso di richiamare il personale italiano operante in Libia. (in collaborazione con money.it)

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