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Borsa: dazi spingono al ribasso Piazza Affari, tonfo per Banco BPM

09 maggio 2019 | 18.08
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Borsa: dazi spingono al ribasso Piazza Affari, tonfo per Banco BPM

La guerra dei dazi continua a tenere in scacco le borse europee: allo stato attuale, da venerdì l’incremento dei dazi su 200 miliardi di “made in China” sarà effettivo. Sostanzialmente in linea con l’andamento degli altri listini continentali, il Ftse Mib ha terminato la seduta a 20.817,16 punti, -1,82% rispetto al dato precedente.

A spingere al ribasso il listino di Piazza Affari è un comparto bancario in cui spicca Banco BPM, in rosso dell’8,16% nel giorno della trimestrale. Nei primi tre mesi, l’utile netto ha registrato un calo da 223,3 a 150,5 milioni mentre il fatturato è sceso dell’8,9% a 1.063,4 milioni. È in particolare su quest’ultimo aspetto che si è concentrata l’attenzione degli analisti, preoccupati dalla possibile revisione degli obiettivi annui.

Giornata di numeri trimestrali anche per Mediobanca (-2,68%) e Mps (-4,39%). Il dato sui nove mesi relativo Piazzetta Cuccia registra un utile netto di 626 milioni di euro, con un contributo trimestrale di 175,5 milioni, maggiore dei 168,3 milioni stimati dagli analisti. Per quanto riguarda l’istituto senese, il primo trimestre è stato archiviato con un utile in flessione da 188 a 28 milioni di euro, ben al di sotto delle attese. Sul risultato hanno pesato 92 milioni di componenti negative non operative e non ricorrenti. Indicazioni negative per il comparto arrivano anche dallo spread Btp Bund, salito sopra i 270 punti (+2,2% a 271,4pb).

Lettera anche su Enel (-1,02%) che ha terminato il trimestre con un Ebitda in rialzo del 14% e un utile netto che ha segnato un +11%. Kepler Cheuvreux ha ribadito la valutazione “buy” alla luce di una "buona partenza d'anno" con dati "leggermente migliori delle nostre attese". Uno dei pochi segni più nel listino principale è stato registrato da Leonardo (+2,71%), che ieri ha alzato il velo sui conti e confermato gli obiettivi per fine anno.

Nel comparto energetico -1,08% di Eni nel giorno dell’annuncio di una nuova scoperta in Ghana. Questa mattina gli analisti di Equita hanno inserito le azioni del Cane a sei zampe all’interno delle “best picks 2019” per tre ragioni: la correzione registrata dal titolo dai massimi di inizio aprile nonostante il greggio a 70$ e il cambio con l`USD favorevole, i risultati del primo trimestre, che hanno mostrato una generazione di cassa migliore delle attese con un target 2019 ben oltre il consensus, e il supporto offerto dalla politica di remunerazione e dal programma di buyback.

Tornano a scendere le quotazioni del Brent, di poco sotto i 70 dollari il barile (-0,68% a 68,89$).

(in collaborazione con money.it)

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