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Borsa: Piazza Affari in negativo, petrolio in evidenza

03 gennaio 2020 | 18.23
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La settimana dei listini finanziari europei in generale, e di Piazza Affari in particolare, si chiude all’insegna dell’avversione al rischio. Il raid statunitense all'aeroporto di Baghdad che ha provocato la morte dell’iraniano Qassem Soleimani ha favorito un atteggiamento prudente e spinto le quotazioni del greggio. In corrispondenza della chiusura delle contrattazioni in Europa per acquistare un barile di Brent servono 68,1 dollari, +2,8% rispetto al dato precedente, il livello maggiore da settembre 2019, mentre il benchmark statunitense, il WTI, quota sui massimi da maggio a 62,69 dollari, +2,47%.

Oltre che dalle tensioni geopolitiche, le quotazioni sono spinte dall’aggiornamento relativo l’andamento delle scorte della prima economia. Stimati in calo di 3 milioni di barili, gli stock di greggio statunitensi sono scesi, secondo i dati diffusi oggi dall’EIA (Energy Information Administration), la divisione statistica del Dipartimento dell’Energia statunitense, di 11,5 milioni di barili.

Sul paniere principale di Piazza Affari, che ha terminato in calo dello 0,56% a 23.702,35 punti, il rialzo messo a segno dal greggio si è tradotto in acquisti sul comparto energetico: Tenaris, che ha completato l'acquisizione da 1,067 miliardi di dollari del gruppo americano dei tubi in acciaio Ipsco Tubulars, ha terminato in rialzo dell’1,34%, Eni è salita dello 0,7% e Saipem ha guadagnato lo 0,87%.

Tra i pochi segni più c’è quello di Atlantia (+0,94%),in rimbalzo dopo le indiscrezioni su un possibile accordo con il governo da 6-8 miliardi per la revoca della concessione autostradale.

In rosso invece FCA (-2,08%) dopo i dati sulle immatricolazioni, scese del 2,3% a dicembre e del 9,5% nel 2019. Prese di beneficio sul comparto bancario, con il -1,19% di UniCredit e il -1,32% di Intesa Sanpaolo, e sui titoli del risparmio gestito, con il -1,99% di Azimut e il -2,31% di Banca Generali. Segno meno anche per lo spread, sceso dell’1,4% a 162,3 punti base. (In collaborazione con money.it)

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