cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 13:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ubi prende tempo su ops Intesa Sp, 'iter non scontato'

19 febbraio 2020 | 19.34
LETTURA: 5 minuti

Ora la parola spetta ai soci, domani la prima riunione formale del patto Car

(Fotogramma)
(Fotogramma)

(di Vittoria Vimercati) - Il cda di Ubi banca prende tempo sull'offerta di Intesa SanPaolo e il suo giudizio arriverà a valle di una "adeguata istruttoria" e solo dopo il confronto con gli advisor finanziari e legali, che saranno nominati nei prossimi giorni. In pole c'è probabilmente Credit Suisse, già advisor di Ubi per l'aumento di capitale da 400 milioni e con cui i rapporti sono consolidati: la banca d'affari e lo studio legale a cui sarà dato il mandato dovranno valutare l'ops e le "alternative possibili", ha riferito un comunicato. Il board straordinario che si è tenuto questa mattina a Milano, in sostanza, "ha preso atto" di quanto accaduto e dell'offerta "sorprendente", arrivata proprio il giorno del piano industriale di Ubi, per usare le parole del consigliere Ferruccio Dardanello al termine della riunione, durata poco meno di tre ore. Il consigliere delegato Victor Massiah ha scelto di scrivere una lettera ai dipendenti, dove ha parlato di un iter "per nulla scontato".

Per questa offerta di pubblico scambio "non concordata" e di cui management e cda "non erano a conoscenza", ha detto, "è molto presto per trarre considerazioni, ma è importante sottolineare come questa operazione rappresenti, per il momento, solo una proposta che, prima di diventare progetto, dovrà passare attraverso un complesso, e per nulla scontato, iter autorizzativo delle autorità vigilanti e di approvazione da parte delle assemblee". Nella lettera traspare anche l'amarezza per il "comunicato stampa" da cui il management ha appreso la notizia dell'offerta, "al termine della importante giornata in cui abbiamo presentato il nostro piano industriale, accolto dal mercato e da tutti gli stakeholder con grande consenso e apprezzamento".

Sicuramente al mercato è piaciuta anche l'offerta di Intesa SanPaolo, visto che in una sola seduta Ubi banca ha guadagnato il 23 per cento del suo valore, quasi 1 miliardo di capitalizzazione, arrivando a un prezzo superiore a quello con cui la valorizza l'offerta carta contro carta di Intesa Sp (4,25 euro).

Ed è proprio questo il punto: anche se il ceo di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, ha già chiarito che il prezzo "è equo" e che le condizioni "non cambieranno", non è escluso che alla fine dell'iter i 4,86 miliardi circa con cui viene valutata l'intera Ubi banca siano considerati inadeguati per il valore intrinseco che la società esprime. Tutto ciò, ad ogni modo, non basterà a fermare il percorso dell'ops, che è già formalmente partita: dopo il deposito in Consob entro il 7 marzo, il periodo di adesione partirà entro fine giugno.

"Io ho il massimo rispetto per il cda di Ubi e faranno le valutazioni che ritengono opportune . Ma la nostra è un'offerta rivolta a tutti gli azionisti, sia quelli di Intesa Sanpaolo sia quelli di Ubi. Credo che la reazione del mercato abbia dato una misura del vantaggio che tutti gli azionisti ottengono da questa operazione", ha puntualizzato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sp, a margine dell'comitato esecutivo Abi. Gli azionisti di Ubi Banca, a differenza di quelli di Intesa Sp, che capitalizza 45,3 miliardi a differenza dei 4,9 mld di Ubi, sono destinati a diluirsi molto, quasi in un rapporto uno a dieci. Grossomodo la metà del capitale di Ubi è in mano a fondi istituzionali: se investitori come Silchester, al 5,1% del capitale di Ubi, o Hsbc, al 4,89%, possono essere attratti dalla proposta economica e dalle prospettive di un grande gruppo come Intesa SanPaolo, sempre molto generoso nel distribuire dividendi ai soci, gli azionisti storici di Ubi banca dovrebbero rassegnarsi a contare molto meno.

Tra questi ci sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che passerebbe dal 5,91% allo 0,47%, e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che dal 4,95% passerebbe allo 0,4% circa. Domani, c'è il primo incontro ufficiale del patto dei soci di cui fanno parte le due fondazioni, il Car. Si terrà alle 10 a Bergamo, presso palazzo del Monte, quartiere generale della famiglia Bosatelli, che aderisce al Car con una quota di capitale Ubi del 2,85%.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza