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Ftse Mib rimbalza dopo il selloff di ieri

22 dicembre 2020 | 18.26
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(Fotogramma)
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Seduta di recupero per le borse europee dopo le forti vendite innescate ieri dalla variante inglese al Covid-19. A favorire la risalita dei listini ci ha pensato anche l’approvazione del nuovo piano di aiuti da 900 miliardi di dollari negli Stati Uniti. A Milano, dove il Ftse Mib si è fermato nei pressi dei massimi intraday a 21.844,33 punti (+2,03%), spiccano le performance dell’accoppiata formata da Exor ed FCA, salite rispettivamente del 5,18 e del 2,44%, all’indomani del via libera delle autorità europee alla fusione con Peugeot.

Bene anche i titoli di un comparto bancario in cui spicca il +3,24% di Banco BPM ed il +2,26% di BPER. Più 1,42% per UniCredit dopo il via libera del Cda all’accordo di risoluzione consensuale del rapporto con Jean Pierre Mustier. “Mustier –riporta la nota diffusa da Piazza Gae Aulenti- lascerà il Gruppo senza alcuna buona uscita né alcuna altra indennità di cessazione, se non quelle obbligatorie dovute per legge/contratto collettivo di lavoro in qualità di Direttore Generale (ossia le cosiddette «competenze di fine rapporto»)”.

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Leonardo Del Vecchio (socio all’1,925%) starebbe cercando di accordarsi con le fondazioni bancarie azioniste per partecipare all’individuazione del nuovo top manager.

Avvicendamento anche ai vertici di Banca Ifis (+0,39%): Frederik Geertman assumerà la carica di Amministratore delegato a partire dall’Assemblea sul bilancio 2020 per accelerare il processo di crescita e digitalizzazione. L’attuale AD, Luciano Colombini, manterrà il suo ruolo fino ad aprile 2021 e il ruolo di amministratore delle controllate in cui attualmente siede fino ad aprile 2022. Meno 0,38% per Banca MPS: l’agenzia Fitch ha rivisto il “rating watch” da “evolving” a “negativo”.

Seduta decisamente positiva anche per le aziende di pubblica utilità: A2A ha terminato con un +1,75%, Enel ha segnato un +2,74%, Hera è salita del 2,04% e Terna ha guadagnato il 2,13%.

Dal fronte titoli di Stato, spread Btp-Bund poco mosso a 111 punti base mentre sul valutario l’eurodollaro passa di mano a 1,21677 (-0,62%). (in collaborazione con money.it)

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