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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

03 aprile 2014 | 10.15
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 3 apr. (Labitalia) - L'economista Alberto Quadrio Curzio scrive sul 'Sole 24 Ore': "Nei prossimi giorni il governo Renzi dovrà presentare alla Commissione europea sia i documenti di finanza pubblica sia il programma nazionale di riforma. Negli stessi dovrebbe trovare adeguato rilievo la spending review (Sr), elaborata con il coordinamento del commissario Cottarelli, della quale ci interesseremo qui nei suoi aspetti generali". "Le origini della spending review. Il suo motto deve essere "spendere meno e meglio". Da quasi 40 anni l' Italia ci prova ma con successi scarsi e così adesso siamo arrivati all' ultimo stadio." E conclude: " La revisione della spesa primaria nella Uem è necessaria per rendere più efficiente ogni Paese ma se non viene compensata da spese in investimenti rischia di prolungare la pseudo-crescita. Ciò vale ancor più per l' Italia".

"I momenti di grande crisi sono anche momenti di grandi opportunità, perciò penso che Matteo Renzi possa realizzare l' ambizioso programma che si è dato per rilanciare l' Italia". Lo dice a 'La Repubblica' Tony Blair, il leader che il nuovo primo ministro italiano cita come ispirazione e modello, l'unico laburista della storia eletto tre volte (consecutive) a Downing street. Come è stata la cena, mister Blair? "Eccellente. Abbiamo avuto un' ampia discussione sulle cose che Renzi vuole fare in Italia. È stato molto interessante incontrarlo". Il Financial Times scrive che Renzi e il nuovo primo ministro francese Valls sono i suoi eredi. "Da un lato la risposta è no, -dice Blair- perché le circostanze odierne sono molto differenti da quelle del 1997 quando io entrai a Downing street. Ma dall'altro il progetto fondamentale dei riformisti può ancora funzionare, andando oltre i vecchi divisori ideologici tra destra e sinistra. Oggi come ieri, occupare quello che io definisco il "centro radicale" rappresenta la posizione politica più sensata".

Il conte Pietro Marzotto ha guidato il gruppo industriale che porta il suo nome, sede a Valdagno, ha fatto il presidente della Confindustria, in Veneto e parla con 'Il Fatto Quotidiano' del Veneto diventato in parte secessionista. "Il Veneto è stato messo in ginocchio da vent’anni di pasticci politici. Questa è la realtà, che piaccia o meno. Ci ha messo molto la Lega, anche alimentata dalla credibilità che Berlusconi ha sempre fornito a Bossi. La disperazione dettata dalla crisi ripropone nostalgie stupide e secessioniste".

"Il Formez inserito nella vostra inchiesta? Mi pare immotivato e paradossale, fermo restando la sacrosanta denuncia dell’argomento generale a mezzo stampa. La nostra attività è costantemente rivolta al monitoraggio ed alla razionalizzazione dei costi della Pa". A precisarlo con 'Il Tempo' è Carlo Flamment, presidente del Formez, istituto chiamato in causa nella prima puntata dell’inchiesta de Il Tempo in tema Sprecopoli. Su Linea Amica (quasi due milioni di euro l’anno ottenuti dallo Stato) dice: "Linea Amica offre al cittadino gratuitamente ogni forma di assistenza nei suoi rapporti con la Pa. Il costo di un servizio simile, anche non specializzato come il nostro, è di molte volte superiore. Inoltre, in quello che avete scritto non c’è alcun cenno al fatto che mette in campo 150 esperti a disposizione del cittadino per risolvere ogni suo dubbio, ricevendo il 92% di gradimento, mettendo in rete circa 1.400 strutture di contatto sull’intero territorio, avendo gestito anche fasi delicatissime, come l'emergenza dopo il sisma in Abruzzo".

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