cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pirani (Uiltec), sindacato stia meno ai tavoli romani e di più nelle fabbriche

02 maggio 2014 | 13.51
LETTURA: 3 minuti

Pirani (Uiltec), sindacato stia meno ai tavoli romani e di più nelle fabbriche

Roma, 2 mag. (Labitalia) - "Il sindacato deve stare meno ai tavoli romani e di più sui luoghi di lavoro, nelle fabbriche e negli uffici. E' questa la direzione da seguire per 'rinnovare' da dentro le organizzazioni sindacali, che peraltro sono già impegnate su questo. E se il sindacato nel suo complesso ha retto alla crisi profonda della rappresentanza che ha investito la politica è proprio perché era tra la gente, vicino ai suoi problemi, con le delegate e i delegati delle Rsu". Lo dichiara a Labitalia Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, organizzazione che all'interno della Uil rappresenta i lavoratori dell'industria tessile, dell'energia e della chimica.

Pirani commentando le parole pronunciate ieri dal Presidente della Repubblica in occasione del 1° maggio, spiega che per il sindacato "è necessario un ritorno alle origini". "Il Paese ha bisogno di coesione, non di spaccature -osserva Pirani- e credo che questo sia anche il messaggio lanciato dal Presidente Napolitano: superare le vecchie contrapposizioni e trovare soluzioni nuove. Ma non nella precarietà", avverte Pirani.

"Napolitano ha posto problemi reali, e purtroppo la questione occupazionale -dice Pirani- è una questione che gli italiani stanno vivendo giorno per giorno in maniera drammatica".

"Anche le previsioni di crescita per il 2014 fatte nel Def (+0,8%) sono lontante da quel 2% in più che occorrerebbe per creare posti di lavoro", dice ancora il segretario generale della Uiltec che aggiunge: "Insomma noi del sindacato facciamo la nostra parte, ma occorre cambiare passo nelle politiche economiche, a partire da quelli industriali".

"Abbiamo le tasse sul lavoro più alte d'Europa, i salari più bassi d'Europa, una disoccupazione giovanile a tassi record e abbiamo registrato una perdita del 20% della nostra capacità produttiva. Occorre cambiare registro, non ci possiamo più permettere una bolletta energetica che costa 30% in più della media europea. Più che un Jobs Act ci vorrebbe un Push Job, un qualcosa che spinge in avanti il lavoro".

E sul governo Renzi che vara le riforme senza consultare i sindacati, Pirani sostiene: "Non mi fascio la testa se il governo non ci vuole sentire. Noi rappresentiamo milioni di persone, soprattutto quelle più disagiate. Il governo se ne farà una ragione".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza