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Fiat: a Cassino soddisfazione per annuncio Piano, attesa per nuovi modelli

07 maggio 2014 | 18.03
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Fiat: a Cassino soddisfazione per annuncio Piano, attesa per nuovi modelli

Roma, 7 mag. (Labitalia) - Bene il nuovo piano di Sergio Marchionne per il futuro di Fca, con al centro lo sviluppo del marchio Alfa Romeo. C'è soddisfazione a Cassino, in provincia di Frosinone, sede di uno degli stabilimenti italiani di Fiat, che occupa oltre 4mila dipendenti, all'indomani della presentazione del programma per i prossimi anni della casa automobilistica. Ma non manca l'attesa su quali saranno le effettive ricadute sull'attività del sito, in cui si dovrebbero produrre nuovi modelli Alfa, tra cui la nuova Giulia.

Soddisfatto il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone. "Non si conoscono ancora quali saranno gli stabilimenti che produrranno le nuove vetture marchiate Alfa -spiega- ma Cassino dovrebbe essere tra questi con la produzione della Giulia, che uscirà a fine 2015, e di un altro modello da scoprire. Sicuramente un dato positivo che rappresenta una spinta per il nostro territorio in cui la Fiat con il suo indotto ricopre un'importanza fondamentale non soltanto in termini di opportunità, ma anche in termini economici. Proprio per questo, quello che conta è che il piano industriale preveda investimenti in Italia al fine di rilanciare il settore automobilistico e soprattutto garantire tutti i livelli occupazionali di Fiat Crysler".

Investimenti che potranno avere effetti positivi anche sull'indotto nella provincia di Frosinone. "Il piano Fiat -spiega a Labitalia Francesco Scalia, senatore del Pd e già presidente della Provincia di Frosinone- è una buona notizia perchè al suo interno il posizionamento strategico di Alfa Romeo fa bene sperare per il futuro di Cassino, e può dare una boccata d'ossigeno all'intero territorio. A Cassino c'è molto indotto, ma molto dipendente da Fiat, visto che ci sono tantissime imprese monomandatarie con l'azienda torinese".

E per l'esponente politico adesso "il ruolo delle istituzioni deve essere quello di aiutare le aziende dell'indotto a elevarsi e a innovarsi, e ad allargare le proprie attività oltre il mondo Fiat". "Il distretto metalmeccanico della zona di Cassino -dice- deve poter guardare all'intero mondo delle automotive e non solo alla Fiat. Andrebbe rifinanziata una legge regionale che era stata adottata in passato proprio per il sostegno alle imprese dell'indotto Fiat. Sarebbe un aiuto all'innovazione delle imprese, ma anche un supporto alla casa torinese che potrebbe avvalersi di imprese ancora più specializzate".

Soddisfatto il sindacato. "E' innanzitutto un segnale positivo -spiega a Labitalia Francesco Giangrande, segretario generale della Uilm di Cassino- perchè Fiat si impegna a investire 10 m iliardi in Italia e 5 miliardi di euro solo sul marchio Alfa, di cui gran parte arriveranno verosimilmente a Cassino. Attualmente, qui ci sono 4.080 dipendenti che sono in cassa integrazione a rotazione settimanale e non a zero ore. Si producono oltre alla Giulietta, anche la Delta e la Bravo, e cioè due modelli che sono ormai destinati a scomparire".

"Entro il mese di maggio -conclude Giangrande- sarà necessario incontrare l'azienda per sapere precisamente quali saranno i modelli che verranno prodotti in Italia e anche a Cassino. Quello sarà un momento decisivo per conoscere il futuro 'concreto' degli stabilimenti".

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