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Fesica-Confsal: firmata ipotesi rinnovo contratto per addetti ceramica

19 marzo 2014 | 16.12
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Fesica-Confsal: firmata ipotesi rinnovo contratto per addetti ceramica

Roma, 19 mar. (Labitalia) - "Ieri, 18 marzo, a serata inoltrata, nella sede di Confindustria a Roma, la Fesica-Confsal, settore ceramico, insieme a tutte le altre sigle sindacali, ha sottoscritto l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro che interessa 37.000 addetti all'industria delle piastrelle di ceramica, dei materiali refrattari, ceramica sanitaria, di porcellane e ceramiche per uso domestico e ornamentale, di ceramica tecnica, di tubi in grès. Le imprese interessate sono circa 273, quasi tutte situate nel territorio di Modena, Reggio Emilia, Imola e Faenza, Civita Castellana". E' quanto si legge in una nota di Letizia Giello, segretario nazionale Fesica-Confsal, settore ceramico.

"Un aumento di 112 euro e di uno 0,1% -continua la nota del sindacato- da versare nel Foncer (fondo di previdenza), con l'una tantum di 300 euro (150 euro nella busta paga di giugno e i rimanenti 150 euro nella busta paga di gennaio 2015), a saldo della vacanza contrattuale, hanno permesso al segretario nazionale della Fesica-Confsal, Letizia Giello, assistita dal segretario generale della Fesica, Bruno Mariani, e dal segretario generale Confsal, Marco Paolo Nigi, di chiudere le trattative e di siglare l'ipotesi di accordo di rinnovo del ccnl del 22 novembre 2010 ormai scaduto, le cui trattative si erano aperte dalla fine del maggio 2013. Tutti i lavoratori saranno informati e consultati con assemblee che saranno indette nei prossimi giorni in tutte le aziende".

"Siamo soddisfatti -sottolinea Giello, anche a nome dei lavoratori del settore, che hanno composto la delegazione Confsal, (Michele Loviso, Ruggero Del Vecchio, Giuseppe Rendina e Giosuè Sepe)- del traguardo raggiunto: gli aumenti, che entreranno nella busta paga già dal mese di aprile (i primi 30 euro, prendendo sempre a parametro la categoria D1), restituiranno parte del potere di acquisto perduto in busta paga, con un recupero certo del 6,75%. Una tregua alle ansie che attraversano il settore e tutto il distretto ceramico morso dagli effetti della crisi globale e di settore. Un risultato portato a casa nel rispetto della categoria, che, con la propria disponibilità ad affrontare qualsiasi tipo di sacrificio, tutti i giorni contribuisce a salvare posti di lavoro per sé e per i lavoratori che verranno", conclude.

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