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#lasvoltabuona di Renzi, taglio tasse 10 mld a 10 mln italiani

13 marzo 2014 | 11.23
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#lasvoltabuona di Renzi, taglio tasse 10 mld a 10 mln italiani

Roma, 13 mar. (Labitalia) - Dieci miliardi di taglio del cuneo fiscale. Tutti a vantaggio dei lavoratori con redditi fino a 1.500 euro al mese, in tutto 10 mln di italiani. E il taglio dell'Irap del 10% per le imprese, finanziato da un aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie, bot esclusi, al 26%. E' il menu fiscale del #lasvoltabuona del premier Matteo Renzi, per citare l'hashtag coniato dal premier. Una svolta che per ora è solo un impegno, formalmente approvato dal Cdm. I provvedimenti arriveranno dopo la presentazione del Def e del piano della spending review di Cottarelli, comunque in tempo per essere in vigore dal 1° maggio. A illustrare l'intervento, "di portata storica", è lo stesso Renzi ieri sera in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Il taglio del cuneo fiscale interesserà "10 mln di italiani per un totale di 10 mld euro all'anno, circa 80 euro netti al mese", sintetizza, puntualizzando poi che si tratta di "1.000 euro l'anno per i redditi fino a 1.500 euro netti al mese". L'intervento, tramite detrazioni Irpef fisse, è infatti rivolto ai redditi fino a 25mila euro lordi l'anno. La decisione di puntare tutto sui benefici in busta paga per i lavoratori punta a produrre uno choc positivo sui consumi e, assicura Renzi, se ne avvantaggiano anche le imprese: "La maggior parte degli imprenditori con cui ho parlato si sono detti favorevoli al taglio Irpef", riferisce ai giornalisti.

Per ora, quindi niente provvedimento. Ma un impegno "irrevocabile". Come spiega il premier, "abbiamo approvato la relazione del presidente del Consiglio che ha individuato i destinatari" del provvedimento sul taglio del cuneo fiscale. Quanto all'applicazione, "gli atti tecnici, dal Def al dl attuativo, alle misure delle singole aziende che dovranno intervenire, saranno realizzati da qui al 30 aprile del 2014". Un termine che Renzi avrebbe voluto più vicino. Le misure sulle buste paga dei lavoratori "le volevo dal 1° aprile, ma sono stato respinto con perdite", dice, facendo riferimento evidentemente ai paletti messi dal Tesoro. "Non ci sono i tempi tecnici, bisogna modificare le buste paga e 'nun gliela famo'", spiega, preferendo per una volta il romanesco al fiorentino. "E' vero che non ce l'ho fatta dal 1° aprile, ma sono 20 anni che si annuncia di abbassare le tasse, uno le abbassa e fateci pure le pulci", rivendica il premier.

Stessa deadline, il 1° maggio, per i provvedimenti che interessano le imprese. Arriva una riduzione dell'Irap del 10%, finanziata con l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie: l'aliquota passa dal 20 al 26%, in linea con l'Europa, "senza toccare i bot", si affretta a puntualizzare a scanzo di equivoci il presidente del Consiglio. Sul nodo più spinoso, quello della copertura, dice che "è fatta sulla base del risparmio di spesa e sulla base di numeri macroeconomici generali, senza l'aumento di tassazione". Buona parte dei 10 mld, infatti, arriva dalla spending review che per il 2014 "assicura in tutto 7 mld".

Da Renzi arrivano altre due assicurazioni. Che il margine per le coperture delle misure del governo "è ben oltre i 10mld di euro". E che "saranno rispettati tutti gli adempimenti europei". Oggi, sintetizza, "c'è lo Stato che decide di spendere i propri soldi nel rispetto di ogni limite europeo". Su questo punto, è ancora piu' preciso il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan: "I tagli delle imposte saranno finanziati da tagli di spesa permanente a regime dall'anno prossimo, quest'anno la situazione è di transizione e si utilizzeranno i margini dell'indebitamento, perché il rispetto dei vincoli è fondamentale per noi". Questo, spiega, considerato anche che "dal taglio delle tasse e del cuneo ci saranno effetti espansivi sulla crescita e l'occupazione". Comunque, tiene a sottolineare ancora Padoan, "laddove vi fossero scostamenti servirebbe l'approvazione del Parlamento e della Commissione Europea".

Tra le altre misure annunciante dal premier, l'abolizione del Cnel e un'asta, dal 26 marzo al 16 aprile, per la vendita delle prime auto blu che sono in totale 1.500. Ancora, un "piano scuole fino a 3,5 mld da investire subito" e "dal 1° aprile unità di missione per le scuole attiva a Palazzo Chigi". Quanto ai "soldi -spiega- abbiamo trovato il modo per farle uscire dal patto di stabilità" interno. Presentato anche un 'Piano Casa' da 1,741 mld su tre obiettivi: sostegno all'affitto a canone concordato; ampliamento dell'offerta di alloggi popolari; sviluppo dell'edilizia residenziale sociale. E' previsto il finanziamento dei fondi per le locazioni; la riduzione della cedolare secca per affitti a canone concordato e detrazioni per affittuari di alloggi di edilizia popolare.

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