Roma, 7 mar. (Labitalia) - "La giornata dell'8 marzo è un momento di riflessione complessiva sul ruolo e sul contributo fornito dalle donne al Paese, alla società odierna e soprattutto al mondo del lavoro". A dirlo Marina Calderone, presidente del Comitato unitario professioni e del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, in occasione della Festa delle donna. "Ma a una progressiva femminilizzazione della nostra società -avverte- deve corrispondere eguale presenza nei modelli di governance del Paese". "Il mondo delle libere professioni, in particolare, sta assumendo - sostiene Calderone - sempre più un carattere femminile con una percentuale in continuo aumento di donne laureate in materie scientifiche, imprenditrici e professioniste che sempre più spesso ricoprono ruoli dirigenziali nelle singole categorie professionali".
"Da qui scaturisce l'urgenza - sottolinea - di definire nuove misure che permettano alle donne di avvicinarsi e integrarsi nel mondo del lavoro, nuove politiche di conciliazione e di welfare che consentano alle donne di essere madri e lavoratrici allo stesso tempo nel rispetto delle norme che l'Unione europea ha predisposto negli ultimi tempi". "Le donne sono portatrici di grandi potenzialità - continua Marina Calderone - ma hanno bisogno del giusto contesto in cui spenderle. C'è bisogno di maggiore tutela per il ruolo che svolgono e per i valori che rappresentano, non solo nel caso delle lavoratrici subordinate ma anche le autonome".
"Politiche attive di assistenza e ausilio alle donne - osserva - che rispondano in modo attento alle loro esigenze, a partire dalle aree territoriali di riferimento, possono facilitare la loro piena integrazione nel mondo del lavoro. Uno sforzo da perpetuare per dare maggiore occupabilità alle donne, giovani e non".
