Roma, 24 feb. (Labitalia) - Sindacati cauti, in attesa di fatti concreti. Confindustria in silenzio, per ora, in attesa di vedere il programma. Confcommercio si riserva un giudizio più articolato. Il governo Renzi viene accolto con una certa freddezza dalle parti sociali. "Un giudizio vero sul governo si potrà dare solo quando sarà presentato alle Camere il programma e sapremo quindi i contenuti sui quali intende muoversi", dice il leader della Cgil, Susanna Camusso. Sicuramente, aggiunge, "è un governo che presenta molte novità e ci auguriamo che questo corrisponda a delle scelta di altrettanta competenza per affrontare una stagione così difficile come quella in cui ci troviamo".
La Cisl "è pronta a confrontarsi con il nuovo governo sapendo che conteranno solo i fatti e le risposte concrete che si daranno ai problemi dei lavoratori e dei pensionati", avverte il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. Come primo atto del governo, comunque, il sindacato di Via Po attende "il taglio drastico delle tasse per lavoratori, pensionati e imprese che assumeranno giovani, donne e disoccupati; solo alzando i salari si potra' dare un impulso alla crescita".
Già venerdì sera, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, metteva le mani avanti. "Come sempre, misureremo il nuovo governo dai fatti, a cominciare dalla capacità di ridurre le tasse sul lavoro e di tagliare, davvero, gli sprechi e i costi della politica". Entra più nel merito l'Ugl. Il segretario generale, Giovanni Centrella, augura "buon lavoro" ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, Poletti e Guidi, aggiungendo che la sua organizzazione "è pronta ad avviare con loro, a capo di due dicasteri chiave per creare crescita e sviluppo, un confronto senza pregiudiziali per risolvere tanti e gravi problemi, che possono essere superati mettendosi intorno a un tavolo, discutendo apertamente e fattivamente per il bene di milioni di disoccupati, giovani e non, e dei lavoratori delle aziende in crisi".
Sul fronte delle imprese, Confindustria preferisce rinviare qualsiasi commento, in attesa di ascoltare le linee programmatiche. Confcommercio ribadisce che "la via obbligata per rispondere presto e bene alle emergenze economiche e sociali di imprese e famiglie è quella di una poderosa operazione di sottrazione: meno tasse e meno spesa pubblica". E, aggiunge il presidente Carlo Sangalli: "Speriamo che questo governo centri questo obiettivo, anche se ci riserviamo di dare un giudizio più articolato quando il programma di governo sarà presentato alle Camere".