Roma, 16 mag. (Labitalia) - Basta con gli effetti annuncio di provvedimenti a immediata efficacia per avviare un più serio cammino basato su riforme strutturali e, in quanto tali, affrontabili solo gradualmente. E' questo l'appello che i giovani imprenditori edili dell'Ance rivolgono dal governo. La crisi, infatti, ha messo in luce tutte le debolezze del sistema Italia, contrassegnato da un contesto economico, normativo e imprenditoriale bloccato che non attrae capitali stranieri e non facilita la ripresa.
"Vorremmo -ha detto il presidente dei giovani dell'Ance, Filippo Delle Piane nel corso del suo intervento al convegno nazionale 'Giochiamo in casa'- che il governo, coerentemente con le proprie dichiarazioni, confermasse di aver individuato la strada da percorrere: il motore che può far ripartire il Paese è rappresentato dal sistema delle imprese. Ci piacerebbe percepire un tentativo concreto di facilitare crescita e sviluppo e non invece avere la sensazione di combattere una stessa guerra ma da sponde opposte".
"In un mondo globalizzato, infatti, i freni allo sviluppo rappresentati da malagiustizia, burocrazia asfissiante e fisco rapace, rendono il Paese impermeabile all'afflusso di capitali esteri e spingono le aziende ad emigrare", ha evidenziato Delle Piane sottolineando come "pur con tutte le sue contraddizioni il caso Fiat è emblematico". "L'opera di ricostruzione da porre in atto -ha proseguito il presidente dei giovani di Ance- è dunque corposa, spazia in vari settori e necessita azioni di ampio respiro, molte delle quali non potranno avere concreti riscontri se non sul medio-lungo periodo".
