S.Margherita Ligure, 6 giu. (Labitalia) - Riforma dei contratti entro il 2014 e e salario minimo per rilanciare la contrattazione. Sono queste per Marco Gay, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria le priorità sul lavoro. Quanto all'art. 18, spiega, "la questione è stata superata dal mercato. Per i giovani è come parlare di Coppi e Bartali, di Rivera e Mazzola: non hanno idea di cosa si tratti".
Il 50% dei giovani, infatti, prosegue Gay, ha un contratto a tempo determinato e 7 assunzioni su 10 nel 2013 sono dunque avvenute "senza articolo 18". Il mercato piuttosto, insiste, "ha bisogno di semplicita' ed i lavoratori di garanzie". Si tratta dunque di scegliere, prosegue, "quale sia la migliore forma contrattuale: serve semplificare il più possibile, ed è una questione di qualità non di quantità". Non solo. Occorre "far scomparire il dualismo tra lavoro pubblico e lavoro privato perchè non è sostenibile nè economicamente nè eticamente".
Una riforma contrattuale che è possibile, scommettono ancora gli under 40 di Confindustria, "portare a compimento entro il 2014". E poi il salario minimo. "E' giunto il momento di parlarne", dice ancora Gay ricordando come l'istituto sia presenta già in 21 paesi Ue su 28. "Questo non vuol dire irrigidire o svilire la contrattazione. Anzi, è proprio a fronte di un sistema di garanzie minime che la contrattazione può diventare sempre più decentrata, collocata sul territorio e nelle aziende, flessibile e capace di premiare produttività e merito", conclude.
