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Manageritalia: 'rottamare' corruzione per rilanciare Paese

06 giugno 2014 | 13.06
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Manageritalia: 'rottamare' corruzione per rilanciare  Paese

Roma, 6 giu. (Labitalia) - "Ormai corruzione, malaffare e illegalità sono quotidianamente agli onori delle cronache. A fronte di un Paese che con il recente voto ha detto, in modo compatto e totalitario, che vuole cambiare e essere protagonista in Europa, stanno venendo a galla i veri motivi per cui siamo in ginocchio dal punto di vista economico e sociale. Legalità, competenza, merito e quindi concorrenza, gli unici fattori capaci di garantire uno sviluppo vero e per tutti, sono sconosciuti, per non dire contrastati, in ogni dove, ma soprattutto negli snodi di potere che regolano la nostra vita e il nostro futuro". Così, in una nota, Guido Carella, presidente Manageritalia.

"Anche la Corte dei Conti -continua Carella- ha ribadito, se mai ce ne fosse bisogno, che evasione e corruzione stanno pervadendo il Paese e che il carico in termini di tasse e legalità è sempre e solo sui soliti noti. A fronte di questo, i sacrifici chiesti, sempre ai soliti noti, soprattutto, ma non solo, dipendenti e pensionati, perdono valore e validità".

"Dobbiamo reagire con forza e determinazione, in vista del semestre europeo, dell'Expo2015 e dell'effettivo rilancio economico e sociale dell'Italia -aggiunge Carella- dobbiamo voltare veramente pagina. Per ridare fiducia agli investitori esteri, ma soprattutto a tutti gli italiani che devono investire e credere nel futuro".

"E' giusto -chiude Carella - che la giustizia faccia il suo corso e che tutti abbiano la presunzione di innocenza, ma è altrettanto giusto che il Paese tuteli il suo futuro. Politica, istituzioni, chi rappresenta gli attori economici e sociali e tutti noi dobbiamo compatti mettere al primo posto dell'agenda il ritorno alla legalità. Le vere misure da mettere in campo sono straordinarie solo per noi, ma non per i paesi più avanzati".

"Infatti, lì chi, in posizioni di vertice politiche, istituzionali, viene toccato da sospetti e indagini della magistratura, si fa da parte aspettando fiducioso l'esito finale e la vita continua per tutti. Le leggi, poche ma buone, si applicano e soprattutto chi evade, fa falso in bilancio, corrompe, è escluso, prima di tutto dalla comunità, e, se colpevole, condannato a scontare una pena che non ha prescrizioni o scappatoie", conclude.

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