I dati sul commercio estero.
Dinamica in salita a maggio per il commercio estero che, rispetto al mese precedente, fa segnare una crescita sia per le esportazioni (+2,2%) sia per le importazioni (+3,2%). Lo comunica l'Istat sottolineando che l'aumento congiunturale dell'export è trainato dalle vendite verso i mercati extra Ue (+5,4%) mentre quelle verso i paesi Ue registrano una flessione (-0,4%). Rispetto ad aprile la crescita degli acquisti dall'estero è in espansione per entrambe le aree, ma è più marcata per i paesi extra Ue (+4,6%) rispetto a quelli Ue (+2,1%). L'aumento è esteso a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei beni di consumo non durevoli (-0,7%).
Su base annua la contenuta crescita dell'export (+0,2%) è la sintesi dell'incremento delle vendite verso l'area Ue (+2,4%) e di un'analoga diminuzione verso l'area extra Ue (-2,3%). Al netto delle differenze nei giorni lavorati (21 nel 2014 e 22 nel 2013) tuttavia l'incremento tendenziale dell'export è del 3,0%.
L'aumento annuo delle importazioni (+0,9%) riguarda sia l'area Ue (+1,0%) sia, in misura minore, l'area extra Ue (+0,8%). Sul fronte delle esportazioni la crescita maggiore su base annua si registra nelle attività con Belgio (+16,9%), paesi Eda (+12,8%), Cina (+8,9%), Stati Uniti (+7,7%) e Germania (+5,5%) mentre sono in forte aumento gli acquisti da Repubblica ceca (+9,6%) e Polonia (+8,2%) . A maggio 2014 la bilancia commerciale è attiva nei confronti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, paesi EDA e Svizzera mentre i principali saldi negativi riguardano Cina, Russia, Paesi Bassi, Germania e Belgio.