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Edilizia: Fillea, settore in perdita in primo trimestre 2014

23 luglio 2014 | 16.58
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La ripresa non interessa, per ora, il lavoro, e i saldi occupazionali continuano ad essere negativi, seppure si riducono in valore assoluto. Il commento del leader sindacale Schiavella.

Edilizia: Fillea, settore in perdita in primo trimestre 2014

Il primo trimestre 2014 si apre in perdita per l'edilizia. A fare il punto sulla situazione del settore è la Fillea Cgil. Secondo i dati diffusi oggi dal Centro studi del sindacato degli edili guidato da Walter Schiavella, la produzione di cemento cala del 12% sul 2012 (dato gennaio-dicembre), così come i consumi, giù del 15%, mentre aumenta il peso dell’export, arrivando a rappresentare il 10% del totale prodotto.

Le aspettative per il 2014 permangono negative, con un rallentamento della caduta che dovrebbe attestarsi intono all’8%. Il calo del fatturato per il sistema legno (legno-edilizia e arredo) è, a consuntivo 2013, del -3,2% e la perdita degli addetti pari a 6.800; le esportazioni, invece, proseguono il trend positivo degli ultimi tre anni (+2,4%), anche se in misura più contenuta rispetto alle previsioni di inizio anno.

Nel 2014 il consumo nazionale di legno farà ancora registrare un nuovo calo: -3,7%; mentre per le esportazioni è attesa un’ulteriore crescita del +3,4%. Alcuni elementi positivi nel primo quadrimestre 2014: una crescita dello 0,6% sul mercato interno, grazie agli effetti positivi del bonus mobili, e una crescita delle esportazioni superiore al previsto (+4,5%).

Va male anche per i laterizi (-15,2% di produzione nel 2013), che vedono ormai più che dimezzata la capacità produttiva nazionale. Si prospetta un calo della produzione totale dell’industria dei laterizi nel 2014 pari al 5,6%, per stabilizzarsi intorno ai 6 milioni di tonnellate fino al 2016. Trend più favorevole per i lapidei: sono in ulteriore crescita il saldo commerciale (marmo e graniti) e la quota di esportazioni (38,2% in media nel 2013).

Il primo trimestre 2014 decreta un'ulteriore crescita dell'export italiano di lapidei, sia in quantità che in valore. La crescita nazionale del settore riguarda, però, soprattutto l’estrazione dei blocchi, mentre la lavorazione è in continuo ridimensionamento a causa della concorrenza internazionale.

Per questo motivo, a una crescita della produzione nazionale non si accompagna un altrettanto evidente sviluppo economico e occupazionale dei distretti produttori, ovvero un beneficio distribuito nei territori produttori. Riguardo all’occupazione, infatti, nel 2013 si stima un calo a livello nazionale del 3,42%, e una ulteriore perdita di posti di lavoro nel 2014.

Per la Fillea, "un elemento particolarmente critico nell’attuale contesto resta l’occupazione: la ripresa non interessa, per ora, il lavoro, e i saldi occupazionali continuano ad essere negativi, seppure si riducono in valore assoluto".

"Non si arresta, nel I trimestre 2014, la flessione occupazionale nelle costruzioni, accompagnata da un processo di precarizzazione del lavoro (crescita indipendenti, collaboratori) e da indizi crescenti di condizioni di irregolarità (crescita partite Iva)", conclude.

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