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Imprese: Cribis D&B, solo il 37,4% puntuale nell'onorare fatture

11 agosto 2014 | 11.08
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Pagamenti oltre 30 giorni +39,2% rispetto a un anno fa.

Imprese: Cribis D&B, solo il 37,4% puntuale nell'onorare fatture

Imprese italiane sempre più in difficoltà nel pagamento dei proprie debiti verso partner e fornitori. A giugno 2014 solo il 37,4% delle imprese è stata puntuale nell'onorare le fatture, un calo di 8,4 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2013, quando la media era del 45,8%. Un altro dato che evidenzia le difficoltà del sistema dei pagamenti italiani è dato dai pagamenti oltre i 30 giorni, arrivati al 16,7%, +39,2% rispetto ad un anno fa e ben il 203,6% in più rispetto al 2010. È quanto si evince dallo 'Studio Pagamenti 2014', aggiornato a fine giugno 2014, realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane.

Nel dettaglio, a fronte di una quota pari al 37,4% di imprese puntuali, il 45,9% ha pagato con un ritardo fino a 30 giorni medi, mentre il 16,7% del totale ha saldato le fatture oltre un mese dopo la scadenza, registrando la percentuale più alta dal 2010, quando le imprese che pagavano con gravi ritardi erano ferme al 5,5%. Rispetto al secondo trimestre 2013 i pagamenti puntuali sono calati del 18,3%, quelli fino a un mese di ritardo sono aumentati dell'8,8%, quelli gravi, oltre i 30 giorni, sono saliti del 39,2%.

Secondo i dati raccolti, è rispetto al 2010 che le performance attuali in fatto di pagamenti delle nostre imprese sono drammaticamente peggiorate. In particolare, i ritardi gravi oltre i 30 giorni sono aumentati addirittura del 203,6%, un chiaro segnale delle difficoltà che stanno affrontando le nostre imprese per saldare i debiti. Le micro realtà confermano il loro trend di puntualità nei pagamenti alla scadenza, con una concentrazione del 38,9% nella classe di pagamento alla scadenza ma parallelamente presentano anche il maggior numero di ritardi gravi, pari al 18,5%, in forte crescita rispetto al IIQ 2013 (+48%) e soprattutto rispetto al 2010, con un peggioramento del 219%.

Situazione opposta per le imprese 'large', che pur saldando puntuali solo nel 16,5% dei casi, presentano ritardi gravi, ovvero quelli che pagano oltre il mese di ritardo, solo nell'8,9%. Le piccole e le medie imprese, a giugno 2014 sono invece state virtuose rispettivamente nel 36% e nel 26,8% dei casi. Per queste ultime due tipologie di imprese invece i pagamenti giunti con ritardo si aggirano attorno al 10%.

Il Nord-Est risulta la macro-area geografica più affidabile con il 46,1% di pagamenti regolari, mentre le imprese meridionali mostrano un comportamento più problematico con solo il 24,3% di pagamenti alla scadenza. Buono lo scenario anche nel Nord-Ovest dove le realtà virtuose sono pari al 43,4%, a fronte di una percentuale di ritardi oltre il mese giunti al 10,9%. Male invece l'area del Centro dove sono solo il 33% i pagamenti puntuali, il 47,2% quelli entro un mese, ben il 19,7% quelli gravi.

L'Emilia Romagna si conferma la regione più puntuale d'Italia con il 47% di pagamenti regolari. Bene anche il Veneto con il 46,2% (e solo il 9,7% di pagamenti giunti oltre il mese) e la Lombardia. Quest'ultima mostra una concentrazione del 45,6% di imprenditori puntuali a fronte di una quota del 9,9% che non onora i patti prestabiliti. Lo scenario si inverte, purtroppo, nelle regione del Sud Italia dove il fanalino di coda è la Sicilia con solo il 20,9% di pagamenti alla scadenza. Una percentuale più bassa dei pagamenti gravi, pari al 30,8%. Situazione analoga in Calabria (22,2% regolari, 34,6% quelli gravi) e in Campania (22,6% regolari, 31,8% quelli gravi). Male anche il Lazio con solo il 26,1% di imprese virtuose.

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