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Sardegna: al via Learning mobility for youth, education and employment

25 settembre 2014 | 18.08
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Nella regione un giovane su cinque non studia e non lavora.

Sardegna: al via Learning mobility for youth, education and employment

In Sardegna, un giovane su cinque non studia e non lavora, la dispersione scolastica è pari al 25,8 % e, al primo trimestre 2014, risultavano iscritti ai servizi per il lavoro oltre 53 mila giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. "Sono numeri che non devono spaventarci ma, al contrario, indurci a uno sforzo collettivo per invertire la rotta", ha detto l'assessore del Lavoro della Regione Sardegna, Virginia Mura, intervenendo a Cagliari all'apertura dei lavori della giornata inaugurale della conferenza internazionale 'Learning Mobility for Youth, Education and Employment', organizzata dall'Europemobility Network, di cui l'Agenzia regionale per il lavoro della Regione sarda è membro.

Sono presenti a Cagliari esperti internazionali che si confronteranno per due giorni (oggi e domani) nei settori dell'istruzione, della formazione professionale e superiore, occasione per approfondire le misure a sostegno dei giovani, con il contributo della Commissione europea, di Eurofund, del ministero del Lavoro italiano e tedesco, dell'Isfol, delle Agenzie Erasmus+ finlandese e italiana, e dei governi regionali dei Paesi Baschi e della Catalogna. All'incontro partecipano esperti in rappresentanza di 16 paesi: Italia, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito.

"In un contesto di deboli prospettive economiche nel breve periodo - ha aggiunto l'esponente della giunta Pigliaru - la disoccupazione giovanile, in molti paesi d'Europa, ha raggiunto livelli senza precedenti. La Regione, con senso di responsabilità e con determinazione, sta mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per affrontare e risolvere il problema". La Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 aprile 2013 sull'istituzione di "una Garanzia per i Giovani" ha tracciato un percorso chiaro. "Su quelle premesse - ha detto l'assessore Mura - stiamo costruendo e implementando il modello Garanzia Giovani in Sardegna".

Entro la fine dell'anno, i primi iscritti al programma avranno l'opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro mediante percorsi di studio, di formazione e di impiego. A oggi sono oltre 11 mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che si sono iscritti a 'Garanzia Giovani'. Quasi la metà (poco più di 4.500) hanno già effettuato i colloqui di primo livello e, nei tempi previsti, verranno messi a disposizione i percorsi personalizzati.

'Garanzia Giovani' non è l'unica misura messa in campo dalla Regione. "Il Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo, presentato alla commissione nel luglio scorso, integra e completa - ha sottolineato l'assessore Mura - l'offerta delle politiche attive e dei servizi rivolti ai giovani. In più la Regione è impegnata nell'investimento sulle scuole, sulla riduzione della dispersione scolastica, sull'integrazione dei percorsi di formazione di istruzione e di formazione professionale, sul sostegno all'autoimpiego e alla formazione imprenditoriale".

Per quanto riguarda invece la mobilità giovanile, l'esponente della giunta ha ricordato che "la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad aprire uno sportello pubblico dedicato al settore e, per quanto riguarda la promozione della cultura dello scambio e del confronto, grazie al programma Master Back, tra il 2007 e il 2013 oltre tremila giovani hanno avviato percorsi di studio e di specializzazione all'estero".

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