Franca Audisio Rangoni: "Capitale umano essenziale ma tutele esistenti sono fuori da ogni logica".
"Il mondo del lavoro è assolutamente ingessato e i nostri politici e sindacati non sembrano rendersene conto". Lo dice a Labitalia Franca Audisio Rangoni, presidente Aidda, Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda. "Il capitale umano per un'azienda -sostiene riferendosi alla questione dell'articolo 18 - è essenziale: dietro alla decisione di licenziare, quindi, ci sono delle motivazioni concrete e importanti".
"Sul capitale umano -sottolinea- si investe in termini di formazione e di organizzazione e dispiace quando si è costretti a mandare via delle persone. Nella nostra azienda (Dualsanitaly ndr) -racconta- abbiamo avuto un reintegro articolo 18: è stato difficile da superare, più che per i colleghi, per i capi intermedi".
"Le tutele esistenti in Italia -ammette- sono fuori da ogni logica. Il mondo sta cambiando e, quindi, le regole bisognerebbe attualizzarle, altrimenti si rischia di bloccare le assunzioni. Gli imprenditori, infatti, hanno paura di prendere nuovo personale nella situazione legislativa attuale".
"Lo Statuto dei lavoratori -fa notare la presidente dell'Aidda- è da rifare, perché, insisto, c'è il timore di assumere. Paradossalmente, è più facile sposarsi che prendere nuovo personale in azienda. Se si ha un dipendente -avverte- di cui ci si vuole liberare, ovviamente per delle motivazioni serie, la procedura è molto più complessa che fare una separazione".
Una visione più positiva, invece, Franca Audisio Rangoni non la nasconde per la situazione attuale delle donne imprenditrici. "Negli ultimi anni -spiega- sono stati fatti molti passi avanti. Non è più raro, infatti, vedere le donne ricoprire posti ai vertici delle imprese".
"Certo, fare impresa oggi -rimarca la presidente dell'Aidda- è difficile per tutti. Lo diventa ancora di più però se si è soli, senza un sostegno non dico solo economico, ma anche di garanzia che permetta di portare avanti un'idea prima e un'attività poi".
