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Imprese: Assologistica, decisioni su settore ancora sospese

26 settembre 2014 | 14.31
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Presidente Mearelli: "Infrastrutturali ed energetiche decisive per ripresa produttiva".

Carlo Mearelli presidente Assologistica
Carlo Mearelli presidente Assologistica

"La logistica ha un ruolo chiave nelle economie avanzate, ma non per i più, soprattutto per quelli che decidono, o pensano di farlo, sulle nostre teste. Continuano a restare sospese decisioni infrastrutturali ed energetiche decisive per la ripresa produttiva". Così, in un'intervista a Labitalia, Carlo Mearelli fa il punto della situazione del settore, a pochi giorni dalla sua riconferma a presidente di Assologistica, per il nuovo biennio 2014-2016.

"Non voglio per l'ennesima volta -spiega- fare l'elenco di quelle poche ma decisive cose che i decisori dovrebbero attuare per il bene economico di tutto il Paese. Sotto un profilo tecnico, oltre ai grandi temi, come porti, autotrasporto, ferrovie, magazzini, aeroporti e interporti, si profilano sfide aggiuntive dal commercio elettronico e dagli investimenti nell'information technology". "L’ordine generale dell’economia -osserva- sta modificandosi e nuovi impegni si prospettano per le imprese e per coloro che ne rappresentano le legittime istanze. Un banco di prova sarà certamente l'Expo 2015".

"Ammesso che ci sia ancora tempo per tutti -sostiene Carlo Mearelli- occorre investire di più sul capitale umano, cioè sull'uomo. Le imprese di logistica sono di servizio 'labour intensive', cioè funzionano se funzionano le persone che fanno le aziende e la differenza sul mercato competitivo. La stessa innovazione è impossibile senza puntare sulle risorse umane; e trovo personalmente estremamente grave che nulla si stia facendo a livello di governo per impedire l’emigrazione all’estero delle nostre intelligenze".

"Ci sono i dati Istat che parlano: la logistica -fa notare- è il comune denominatore di produzione e consumi di tutti i nostri territori. E’ chiaro che, se essi sono in sofferenza, le nostre imprese devono ridimensionarsi funzionalmente, se non purtroppo chiudere, come sta succedendo ormai da qualche anno nel nostro Paese, soprattutto nella logistica terrestre delle pmi e nel lavoro a chiamata. A questo, devo dire, si affianca il fenomeno delle aggregazioni, che sta facendo crescere il dimensionamento di alcune imprese, fenomeno tipico dei periodi di crisi". Riferendosi poi agli obiettivi che si pone nel nuovo mandato, il presidente di Assologistica intende "proseguire i confronti costanti e le strategie che, in un momento difficile per tutti, sono risultate vincenti e soprattutto trasparenti nella conduzione, razionalizzando i nostri sforzi su due grandi filoni".

"Uno dedicato alle grandi imprese e alle loro esigenze di sistema e di relazione con gli organi decisori e l'altro - elenca - dedicato alle piccole e medie imprese, sostenendole con strategie di aggregazione e di servizi comuni che ne abbattano i costi derivanti da attività amministrative e di supporto alla produzione. In questo senso, ho dato il mio formale impegno, nei prossimi due anni del mio mandato, di dotare Assologistica di un corpo associativo che si proietti all'estero". "L'obiettivo è quello di aiutare le piccole e medie imprese associate -continua Carlo Mearelli- a diversificare i rischi correlati allo stato di stagnazione del nostro Paese e dell'intera area euro. E lo faremo da soli, senza missioni di sistema altisonanti, la maggior parte delle quali produce pochi risultati e quasi sempre per gli stessi".

"L’esperienza che mi vede esposto professionalmente in prima persona -avverte- mi fa osservare economie da 'due digit' di crescita, come Africa e paesi Asean (Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico), con un mondo da scoprire in termini di crescita industriale e di domanda interna e dove il nostro sistema può fare la differenza. Le imprese italiane potranno vivere e proliferare solo se capiranno che il mondo le sta aspettando". "Purtroppo, i problemi che in larga parte Assologistica e le imprese associate affrontano -rileva il presidente Mearelli- sono quotidiani e indipendenti dalla nostra volontà. Alcuni, più complessi e meno tangibili, sono certamente in capo all'eurozona e alla Ue, dove siamo presenti attraverso alcune organizzazioni europee; altri, invece, potrebbero essere risolti efficacemente e in tempi abbastanza ragionevoli nel nostro Paese".

"Mi riferisco innanzitutto a una riorganizzazione complessiva della pubblica amministrazione -sottolinea- attraverso l'informatizzazione e la sburocratizzazione di tutti gli orpelli inutili, che fanno perdere tempo e danaro a imprese e persone; alle operazioni doganali ancora troppo diffusamente scoordinate e costose; i dragaggi dei porti ancora fermi per disfunzioni tra ministeri, enti locali e vari soggetti pubblici; l'autotrasporto viziato dal condizionamento ministeriale; il costo dell'energia che grava pesantemente sulle nostre aziende".

"Ma c'è anche bisogno -ricorda- di maggiore equilibrio complessivo, troppi proclami di singoli e troppe decisioni spesso prese fuori da Parlamento e governo. Il risultato è un quadro instabile e frammentario che impoverisce imprese e investimenti". Per Assologistica, sottolinea ancora il presidente Mearelli, "c’è anche il tema importante della sostenibilità ambientale: la prossima edizione del premio di Assologistica 'Il Logistico dell'anno' sarà dedicata ad essa".

"Sarà una bella occasione per discuterne e mi auguro -auspica- una partecipazione nutrita, che possa essere un primo momento di comunione di intenti tra associati e per coloro che vogliono saperne di più". "Non vi è mai abbastanza impegno -rimarca- per sviluppare processi e strumenti che modifichino la nostra sensibilità verso quanto ci circonda, e questo deve essere parte del nostro dna manageriale".

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