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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

28 ottobre 2014 | 10.17
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La vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, ex sindacalista, racconta il 'suo' 25 ottobre, mentre Domenico Pesenti illustra l'unificazione Fai-Filca.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Non è ancora tempo di maxi aggregazioni, la strada giusta è quella del passo dopo passo. Lo dice al 'Corriere della Sera' il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano che parla anche dei cambiamenti che apporta la legge di Stabilità. "Stiamo parlando in termini di giudizio più che di operatività. Il nostro piano industriale al 2018, definito prima della legge di Stabilità, prevede già ogni anno e mezzo un' operazione che ci faccia allargare il perimetro. E abbiamo già individuato due aziende target oltre ad Amga. Con la legge di Stabilità potrebbero maturare condizioni aggiuntive che potrebbero portare a un' accelerazione".

"Sabato mattina alle ore sei mi metto in macchina, diretta alla Leopolda, e sulla corsia opposta, in viaggio verso Roma, ecco l' infinita sfilata dei torpedoni Cgil. Mi è presa una gran tristezza. Non sono riuscita nemmeno ad accendere la radio. C'ero io e il mio silenzio". Valeria Fedeli, vicepresidente Pd del Senato, da 34 anni ha in tasca la tessera della Cgil e parla con 'La Repubblica' della giornata di sabato scorso e dell'incontro col governo. "L' incontro è stato importante -spiega-, è il segnale che non c' è nessuna rottura, ma una volontà di ascolto". Ma la Camusso è inviperita. "Se lei la vive così, qualche ragione ce l' avrà. Ma mi chiedo: era un negoziato, quello di ieri? Non credo. Ciò detto, ora mi aspetto che il governo convochi le parti sociali, dia le risposte"."E' giusto indire lo sciopero generale? Mamma mia, che domandona. (Ci pensa). Se i sindacati sono insoddisfatti facciano legittimamente sentire le loro voci, ma lo facciano tutti insieme: ieri ho notato voci discordanti".

Un importante evento l'unificazione tra la Filca e la Fai, salutato con soddisfazione e orgoglio tanto dalla base quanto dai vertici dei due sindacati protagonisti. Lo dice il segretario generale Filca-Cisl nazionale, Domenico Pesenti ad 'Avvenire'. "Il Congresso costituente che si apre oggi sancirà la nascita di FaiFilca, una delle più grandi categorie del sindacato italiano, forte di oltre mezzo milione di soci e di migliaia di delegati, attivisti e collaboratori". "Questa nuova organizzazione ci permetterà di continuare e di rinvigorire il processo di rinnovamento della Cisl, dando vita ad una nuova, più grande, ed esaltante esperienza con l' obiettivo di rappresentare sempre meglio i soci, tutti i soci che la costituiscono, e rafforzare così l' idea e la concezione di un sindacato associazione. In FaiFilca è il socio, e non il leader, al centro dell'azione", spiega.

Un negozio di valigie ereditato dalla famiglia, anni di bilanci in crescita, un mutuo per continuare a espandersi. Poi, nel 2012, la grande paura: "La situazione si era fatta veramente difficile", racconta a'La Stampa' Franco Polli, quarantatreenne di Alassio. Polli è uno dei commercianti che, grazie alle vendite in rete, non solo è stato in grado di dribblare la crisi, ma è riuscito anche a rilanciare. "Quello che consideravo un canale di sostegno si è trasformato rapidamente in una delle fonti principali dei miei ricavi".

Per descrivere "Entrepreneurs for social change", il training sull' imprenditorialità sociale nato dalla collaborazione tra Fondazione Crt, l' Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite e il ministero degli Affari Esteri, Massimo Lapucci, Segretario Generale della Fondazione Crt, cita con 'La Stampa' Oscar Farinetti, fondatore della catena alimentare Eataly. "Lo scopo del progetto - dice - è valorizzare le eccellenze del territorio per farle conoscere al mondo, proprio come ha fatto Farinetti con il nostro cibo". In che modo? ""Entrepreneurs for social change" seleziona giovani talenti che provengono da 14 Paesi del Mediterraneo. L' obiettivo è aiutarli a sviluppare la propria idea imprenditoriale per promuoverla a livello internazionale. Il tutto in un contesto di dialogo interculturale e interreligioso".

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