L'indagine, ma si mostra netto miglioramento.
L’occupazione nelle pmi resta, anche per il primo semestre del 2014, di segno negativo ma il saldo mostra un netto miglioramento rispetto alla rilevazione dell’ultimo semestre, il secondo del 2013, passando da un -19,67% a un -7,65%. E' uno dei dati che emergono dalla lettura dell'indagine congiunturale Confapi per il 1° semestre di quest'anno su un campione composto da circa 2.400 pmi, con una maggiore presenza nel Nord del Paese, mentre le aziende del Centro e del Sud costituiscono il 37,5% circa dell’intero campione.
La ricerca "rileva che la maggior parte delle imprese intervistate, il 67,77%, nel corso del primo semestre del 2014, non ha nè assunto nè interrotto rapporti di lavoro; il 25,07% del campione intervistato ha effettuato dei tagli all’organico lavorativo a fronte di un 7,16% che ha assunto nuova forza lavoro".
Per la Confapi, "il 7,16% delle imprese che hanno effettuato nuove assunzioni nel corso del 1° semestre 2014 prevalentemente ha utilizzato come tipologia contrattuale il contratto a tempo indeterminato (34,78%), a fronte di un 30,43% degli intervistati che ha applicato contratti a tempo determinato".
Secondo l'associazione delle piccole e medie imprese, "il periodo di grande difficoltà economica si ripercuote senza dubbio anche sull’impiego di determinate tipologie contrattuali: in particolare, il maggior numero di assunzioni avviene con contratto a tempo determinato".
E la situazione di incertezza, sottolinea Confapi, "incide anche sulle previsioni occupazionali per il semestre in corso". "Circa il 23% delle imprese - osserva - prevede una diminuzione della forza lavoro, il 69,47% degli intervistati manterrà stabili i livelli occupazionali e solo un 7,51% degli imprenditori ha in previsione nuove assunzioni".
