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Turismo: Fiavet, Sud-Est asiatico regge a psicosi post tsunami e crisi

24 dicembre 2014 | 11.52
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Il commento della Fiavet e l'esperienza dell'agenzia locale Asiatica Travel.

Nguyen Manh Hoa, ceo di Asiatica Travel
Nguyen Manh Hoa, ceo di Asiatica Travel

Dieci anni dopo lo tsunami, che il 26 dicembre del 2004 causò 230 mila vittime e dispersi e 18 milioni di sfollati, l'area del Sud-Est asiatico e dell'Asia meridionale resta una delle mete più ambite per il turismo internazionale.

"Lo tsunami è stato considerato dai turisti come una calamità naturale e, dopo un primo e immediato momento di psicosi, quasi da subito i turisti, in particolare gli italiani, sono tornati. Possiamo dire, quindi, che l'intera zona non ne ha risentito dal punto di vista turistico", assicura a Labitalia Fortunato Giovannoni, presidente della Fiavet, la Federazione italiana associazione imprese viaggi e turismo.

Non solo. "Il Sud-Est asiatico regge sotto il profilo turistico anche rispetto alla crisi e, nonostante il momento economico non facile soprattutto per i viaggiatori provenienti dall'Europa, continua a mantenere un andamento costante. E' sempre una meta appetibile, anche perché è una zona sicura e tranquilla, che non presenta particolari rischi tipo sommosse o altri disordini. Certo, non è fra le destinazioni di prima scelta, ma proprio per questo sarebbe importante fare più promozione per attirare in queste zone i turisti italiani".

E, proprio per 'intercettare' potenziali fette di mercato, ci sono nel Sud-Est asiatico agenzie locali specializzate, che puntano a incrementare i turisti italiani nell'area. "Abbiamo scelto quello italiano come mercato strategico e siamo diventati una società leader in Indocina specializzata proprio in turisti italiani", spiega Nguyen Manh Hoa, ceo di Asiatica Travel, agenzia di viaggi con sede in Vietnam e operativa in tutto il Sud-Est asiatico.

"Abbiamo 20 consulenti che parlano benissimo l'italiano, così possiamo comunicare con i nostri clienti direttamente nella loro lingua - sottolinea - e capirne meglio le esigenze. E' stato determinante anche l'uso crescente di Internet, da quando ho fondato questa azienda nel 2001, anche per le prenotazioni turistiche, che ci ha aiutato molto a raggiungere clienti dall'altra parte del mondo e a farci una reputazione. E questo ha fatto sì che molti turisti ormai si rivolgono direttamente ad agenzie locali per organizzare il loro viaggio: con un semplice click possono avere tutte le informazioni che desiderano e risposte veloci".

"Ci aspettiamo, quindi, per il futuro, che i turisti italiani in Vietnam e in tutto il Sud-Est asiatico continuino ad aumentare e magari scelgano questi paesi non solo per andarci una volta nella vita, ma anche per tornare, insomma come meta abituale. Per questo, stiamo sviluppando nuovi prodotti turistici che permettano di approfondire la cultura locale", conclude il ceo di Asiatica Travel.

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