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Cnel: Fp Cgil, è nel limbo, già primi lavoratori a casa

12 gennaio 2015 | 17.39
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Il segretario Chiaramonte, iter parlamentare su soppressione ancora lungo, finiranno prima risorse.

Un'immagine degli interni del Cnel
Un'immagine degli interni del Cnel

"Dal punto di vista normativo, il percorso del ddl costituzionale per soppressione del Cnel si può dire che è appena iniziato. A nostro parere, si andrà sì fino in fondo, ma i tempi non saranno così brevi così come si era ipotizzato. Nel frattempo, il Cnel e i suoi dipendenti vivono in una situazione di limbo. E 4 lavoratori precari hanno già perso il posto di lavoro". Così Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della Fp Cgil, con Labitalia, sulla situazione del Cnel, la cui soppressione è prevista dal ddl Boschi attualmente alla Camera.

Al Cnel, spiega il sindacato, l'aria è ormai quella della smobilitazione. "I lavoratori, sapendo che alla fine l'ente chiuderà, hanno pochissime motivazioni -spiega Chiaramonte- e l'unico pensiero è rivolto ad avere notizie sull'amministrazione pubblica verso la quale transiteranno. Si dice che la maggior parte dei lavoratori confluiranno nella Corte dei Conti ma anche questo a nostro parere è tutto da verificare".

Anche perchè, spiega il dirigente sindacale, qualcuno il posto di lavoro l'ha già perso. "A 4 precari che stavano al Cnel da un periodo compreso tra gli 8 e i 20 anni -sottolinea il sindacalista- non è stato rinnovato il contratto a fine anno. E' stata, nonostante le smentite, una decisione della segreteria e della direzione del Cnel, nonostante che, da come sappiamo, il dipartimento di Funzione pubblica abbia comunicato che il rinnovo era una decisione discrezionale, e non c'era nessuna norma che lo vietava. Intanto, adesso persone anche di 55 anni, che avevano vinto una selezione pubblica, si trovano in mezzo a una strada, anche se comunque stiamo decidendo sull'apertura di una vertenza".

L'iter parlamentare sarà ancora lungo, ma intanto al Cnel stanno diminuendo velocemente le attività. "Le commesse sono diminuite drasticamente -sottolinea Chiaramonte- e le risorse assegnate per il suo funzionamento si stanno riducendo sempre di più. L'obiettivo è quello di arrivare allo svuotamento e alla fine del Consiglio ancor prima dell'approvazione della soppressione con il ddl costituzionale".

La funzione principale del Cnel è quello della tenuta dell'archivio di tutti i contratti di lavoro pubblici e privati. "Al momento -conclude il sindacalista- non è dato sapersi a chi spetterà questa funzione dopo la soppressione. Potrebbe essere l'Inps o anche il dipartimento di Funzione pubblica, o anche il ministero del Lavoro, che però da quanto ne sappiamo verrà interessato anch'esso da una riorganizzazione".

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