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Pmi: associazioni manager, bene Tripoli su ruolo dirigenti

12 marzo 2015 | 14.36
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Federmanager e Manageritalia: "Valorizzare esperienza professionisti usciti da mercato lavoro".

Pmi: associazioni manager, bene Tripoli su ruolo dirigenti

“I manager hanno un ruolo centrale nello sviluppo delle piccole imprese”. Così i presidenti delle due organizzazioni dei manager italiani, Giorgio Ambrogioni di Federmanager e Guido Carella di Manageritalia, in piena condivisione con la posizione espressa dal Garante per le piccole e medie imprese, Giuseppe Tripoli, nella Relazione annuale trasmessa all’esecutivo.

“Tra le linee di intervento individuate come prioritarie da Tripoli, volte a migliorare i fattori di produttività delle imprese e accrescere la loro competitività -commenta Carella- va evidenziato come la disponibilità di figure manageriali sia un elemento fondamentale per consentire alle Pmi di agganciare la ripresa e di raggiungere quei livelli di performance imposti dalla competizione globale”.

I dati confermano e amplificano questa necessità. Infatti, dicono le due associazioni, i dirigenti oggi in Italia nel settore privato sono pochi (1% dei lavoratori dipendenti) e molti meno che nel resto d’Europa (3% in Francia e Germania) e questo dipende soprattutto dalla loro scarsissima presenza nelle Pmi.

Basti pensare, ribadiscono Federmanager e Manageritalia, che, a fronte di un’ampia presenza di imprese familiari (l’80% circa) come nel resto d’Europa, da noi queste a hanno nel 66%% dei casi management appartenente solo alla famiglia, contro una percentuale molto più bassa altrove (35% Spagna, 28 in Germania, 26% in Francia e 10% in Uk). Chiaro, sostengono, che da noi servano più manager esterni.

“Innovazione tecnologica, internazionalizzazione e rafforzamento delle reti d’impresa - sostiene Ambrogioni - costituiscono gli aspetti nodali che emergono dalla relazione del Garante e che sono da considerare strategici per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Si tratta di interventi che non possono essere attuati senza quell’inserimento di adeguate risorse manageriali che apporterebbe un decisivo valore aggiunto nell’ambito di un sistema imprenditoriale ancora troppo legato alla dimensione familiare e locale”.

“Tra le misure suggerite dal Garante -concludono Ambrogioni e Carella - condividiamo in particolare la proposta finalizzata a valorizzare l’esperienza dei manager che sono usciti dal mercato del lavoro e che intendono investire i propri capitali e la propria professionalità nelle nostre Pmi, attraverso un meccanismo di agevolazione fiscale. Questa strategia avrebbe il vantaggio di generare un circolo virtuoso capace di imprimere un’accelerazione allo sviluppo del sistema produttivo e, al contempo, di facilitare l’individuazione di nuove ed efficaci soluzioni di politica attiva del lavoro”.

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