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Turismo: Fisascat, grande partecipazione a sciopero

15 aprile 2015 | 17.02
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La mobilitazione di Fisascat, Filcams e Uiltucs.

Turismo: Fisascat, grande partecipazione a sciopero

Grande partecipazione alla protesta indetta dalle federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs a sostegno del completamento dei rinnovi contrattuali del comparto turistico. Allo sciopero proclamato per oggi dai sindacati di categoria hanno aderito a livello nazionale oltre il 75% del milione di lavoratrici e lavoratori dei pubblici esercizi, dei tour operators, delle agenzie di viaggio, della ristorazione collettiva e degli alberghi, che da oltre 24 mesi rivendicano un aumento economico dignitoso e il rafforzamento dei diritti e delle tutele garantiti dalla contrattazione nazionale di settore.

In migliaia hanno manifestato a Milano, Roma e Taormina prendendo parte ai cortei e ai comizi sindacali dove i lavoratori hanno raccontato tutte le difficoltà di un comparto cardine dell'economia italiana e per il quale sarebbe necessario fare di più e meglio anche a livello istituzionale.

"A cominciare -si legge nella nota della Fisascat- da una rivisitazione della Naspi, la nuova assicurazione sociale per l'impiego, che dal 1° maggio prossimo avrà pesanti ripercussioni sui circa 250.000 lavoratori stagionali del turismo che vedranno dimezzarsi la durata e il valore del sussidio. Il tema, che ha scaldato gli animi della piazza di Taormina, ha acceso i riflettori sui devastanti effetti che l'applicazione della nuova normativa in materia di sostegno al reddito avrà soprattutto nelle realtà del mezzogiorno d'Italia, dove i lavoratori del turismo vivono soprattutto di stagionalità".

E' il segretario generale della Fisascat, Pierangelo Raineri, a proporre dal palco della mobilitazione siciliana una possibile soluzione. "Al governo chiediamo il superamento della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato", ha suggerito Raineri evidenziando anche le criticità previdenziali connesse all'applicazione della Naspi.

“Per ogni settimana di lavoro -ha sottolineato il segretario- dovranno essere riconosciuti non solo una settimana di integrazione salariale ma anche i contributi previdenziali. In mancanza di un correttivo in tal senso il reale rischio dei lavoratori stagionali sarà quello di dover lavorare 80 anni per raggiungere i requisiti di accesso alla pensione!".

Tra i temi da proporre al governo, anche quello legato al recepimento delle direttive europee in materia di lavoro e servizi negli appalti pubblici. E' il segretario generale aggiunto della Fisascat, Giovanni Pirulli, a indicare dalla piazza milanese la ricetta per assicurare una maggiore tutela ai 100.000 addetti negli appalti dei comparti turistici della ristorazione collettiva e dei servizi. "E' urgente -ha evidenziato Pirulli- avviare l'iter formale per l'adozione del criterio del sistema di gara con l'offerta economicamente più vantaggiosa. Come anche sarà essenziale il richiamo, nel bando di gara, dell'applicazione obbligatoria dei contratti nazionali di lavoro siglati dai sindacati maggiormente rappresentativi e l'introduzione di norme di tutela normativa che garantiscano la continuità occupazionale nei passaggi di appalto".

Dalla piazza romana la Fisascat ha poi sottolineato "la necessità di valorizzare le professioni e i mestieri del turismo, a sole due settime dall'avvio dell''Expo 2015' e a pochi mesi dal 'Giubileo della Misericordia' annunciato da Papa Francesco, un evento dal grande significato religioso e simbolo della straordinaria apertura della Chiesa Cattolica per invitare a celebrare il sacramento della riconciliazione".

A chiudere il presidio di Roma Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil: "Il contratto è un diritto e un dovere, è uno strumento per garantire regole, tutele e risposte salariali per rispondere anche alle esigenze del settore. La negazione di questi presupposti e di questi contenuti significa non rispettare le lavoratrici e i lavoratori e le relazioni sindacali".

E per il segretario generale della Uiltucs-Uil, Brunetto Boco: "L’Italia si prepara all’apertura dell’Expo, la vetrina del Paese, ma i due milioni di lavoratrici e lavoratori che fanno muovere il turismo aspettano da due anni il contratto. E le imprese del settore puntano solo a scaricare i costi del rinnovo sulle retribuzioni dei dipendenti. Non ci stiamo e quella di oggi è solo la prima giornata di una mobilitazione che riguarda l’intero sistema italiano dell’accoglienza".

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