Pensioni: consulenti lavoro, in decreto equilibrio spesa e rispetto sentenza

L’obiettivo del decreto con cui il decreto sana l'incostituzionalità del taglio della perequazione a carico delle pensioni tre volte superiori al minimo, da 1.443 euro in su, risulta al contempo "rispondente sia alle esigenze di equilibrio della spesa pubblica, esigenze tra l’altro di rilevanza costituzionale, sia ai principi enunciati dalla Corte Costituzionale, riferiti segnatamente all’adeguatezza e alla proporzionalità dei trattamenti pensionistici". E' quanto si legge nella circolare della Fondazione studi dei consulenti del lavoro numero 12.

Secondo i conti dei consulenti, un pensionato che nel 2011 percepiva un assegno di 1.750 euro avrà diritto al 1° agosto prossimo a un rimborso di arretrati 2012/2015 pari al valore lordo di 768,21 euro (245,70 nel 2012 +521,65 nel 2013 +0,68 nel 2014 +0,18 nel 2015). Dal 1° gennaio 2016, invece, avrà diritto in aggiunta al trattamento pensionistico rivalutato con le ordinarie regole di rivalutazione a un aumento su base lorda mensile di 1,54 euro frutto della perequazione degli arretrati. Il valore del trattamento pensionistico su base lorda (anno 2011) a partire dal quale non si avrà diritto ad arretrati è di 2.900 euro in su.

Tassazione separata invece per gli importi in arrivo: la qualificazione letterale di “somme arretrate” operata dall’art. 1 comma 3 del dl 65/2015 conduce all’applicabilità della tassazione separata, spiega ancora la nota.