Si basa su ricollocazione e formazione e coinvolge tutti i circa 1.200 lavoratori
“Un altro passo compiuto verso il Piano Alitalia e verso le politiche attive al posto di quelle passive che, per anni, hanno tenuto a casa i lavoratori licenziati. Dopo l'approvazione del piano da parte del ministero del Lavoro, a valere sul Fondo politiche attive 2014, e dopo l'istituzione di una cabina di regia nazionale, incardinata presso il ministero dei Trasporti con i diversi attori del sistema aeroportuale, abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali degli ex lavoratori Alitalia 2014 per esporre il Piano”. Lo afferma l’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, spiegando i contenuti del Piano che si basa su ricollocazione e formazione, per un totale di 8 milioni e mezzo di euro, e che coinvolge tutti i circa 1.200 lavoratori che, volontariamente, potranno accedere.
L'incontro di ieri arriva nel giorno in cui Alitalia ha dichiarato che entro la fine dell'anno assumerà 310 lavoratori a tempo indeterminato e che 200 tra questi saranno tra coloro che sono stati messi in mobilità a luglio 2014, "come ci era stato annunciato - ricorda Valente - durante la prima riunione della Cabina di regia che si incontrerà nuovamente nei prossimi giorni". "Si tratta di un'eccellente notizia - commenta - che conferma le potenzialità e la funzionalità del piano che abbiamo predisposto e in cui anche il ministero del Lavoro ha dimostrato di credere fortemente approvandolo integralmente".
"Dall'11 giugno al 6 luglio i lavoratori interessati - conclude Valente - potranno iscriversi al Piano presso i centri per l'impiego o sul sito della Regione. Subito dopo si aprirà la ‘call’ per le aziende che, come già è stato annunciato da Alitalia, potranno attingere al bacino dei lavoratori per far fronte ai loro prossimi fabbisogni assunzionali. Sono, inoltre in contatto con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per vagliare la possibilità di coinvolgere all'interno del Piano, che è stato convertito in un Feg, anche i lavoratori licenziati nel 2008 e che a ottobre 2015 non avranno più alcun sostegno al reddito”.
