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Expo: con 160 eventi Irpinia diventa brand 'diversamente al Sud'

08 luglio 2015 | 13.30
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Capone (Camera commercio Avellino): "Marketing territoriale crea condizioni per sviluppo"

Expo: con 160 eventi Irpinia diventa brand 'diversamente al Sud'

Con 160 eventi, fra concerti, seminari e performance, all'Expo, l'Irpinia ha raccontato in tre mesi un territorio "diversamente al Sud". Fra i pochi rappresentanti del Mezzogiorno d'Italia, insieme a Calabria e Sicilia, nella più importante vetrina internazionale, grazie all'iniziativa della Camera di commercio di Avellino, unico ente camerale presente oltre a quello di Milano. E' nata così 'Piazza Irpinia', uno spazio incorniciato da un'installazione architettonica multisensoriale fatta da un involucro trasparente alto 10 metri, un intreccio tubolare per stilizzare un bosco in acciaio illuminato da centinaia di fari in grado di cambiare colore con lo scorrere delle ore.

"Esserci è stato già un successo. Expo rappresenta il proseguimento di un'idea che abbiamo avviato due anni fa con la presenza al Vinitaly e cioè che solo con una buona politica di marketing territoriale, con l'affermazione del brand Irpinia, si creano le condizioni per lo sviluppo e la competitività", afferma a Labitalia Costantino Capone, presidente della Camera di commercio di Avellino.

E 'Piazza Irpinia', in questi mesi (sarà presente sul 'Cardo' fino alla fine di luglio), ha ospitato numerosi e illustri personaggi: studiosi come Sabino Cassese e Antonio Zichichi, attori e testimonial da Vinicio Capossela a Michele Placido, da Vincenzo Salemme ad Alessandro Preziosi, e ancora Marisa Laurito, Daniele Bossari, Gigi Marzullo, Paola Saluzzi, Michele Mirabella. Ma anche il premio Oscar Luis Bacalov e l'italiano più famoso in Giappone, Girolamo Panzetta, insieme a chef stellati e imprenditori, designer e artigiani, artisti e ricercatori.

"A Expo - prosegue il presidente della Camera di commercio di Avellino - abbiamo presentato il meglio del nostro territorio, dall'agroalimentare al turismo, dall'ecosostenibilità alla ricerca, dall'imprenditorialità alla cultura, con testimonial importanti, irpini e non. La nostra, infatti, è una terra ancorata alle proprie origini contadine, orgogliosa di essere al Sud, ma che accetta le sfide del mercato globale".

E la scelta di essere all'Expo si sposa con un export che vede la provincia di Avellino in crescita del 4%, contro un dato di 'segno meno' a livello regionale. "Questo è un territorio che ha una vocazione all'export - sottolinea - e proprio la politica del brand territoriale va incontro alle esigenze delle imprese: cerchiamo di esternalizzare il meglio in termini di qualità e tipicità. Ecco perché l'internazionalizzione diventerà una delle attività prioritarie. Sempre in sinergia con il nostro tessuto imprenditoriale, gestendo quello che è un patrimonio di fidelizzazione tra la Camera di commercio e le azienda iscritte. E questa è anche la risposta al dibattito sul ruolo delle Camere di commercio, dopo la riforma che porterà all'accorpamento degli enti, e per quanto riguarda la Campania solo di Avellino con Benevento".

Ma le storie imprenditoriali raccontate all'Expo parlano anche di multinazionali che hanno scelto questo territorio per investire: "Dalla Rolls Royce alla Ferrero, è la conferma che l'Irpinia è anche una terra per fare impresa, dove il capitale umano, che si è formato in questo territorio, permette di fare produzioni eccellenti - conclude Capone - e non deve essere disperso. Per questo, quello che vogliamo lanciare con l'Expo è un messaggio positivo di ottimismo per le nostre imprese e i nostri giovani: le sfide, imprenditoriali e sociali, si possono accettare e vincere anche restando al Sud".

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