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Solo 20% europei associa contraffazione ai medicinali

15 maggio 2014 | 15.01
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Solo 20% europei associa contraffazione ai medicinali

(Adnkronos Salute) - Pillole, fiale e sciroppi 'taroccati' non preoccupano più di tanto gli abitanti del Vecchio continente. Pochissimi europei associano infatti il termine 'contraffazione' ai medicinali (20%). E questo nonostante su 10 farmaci venduti nel mondo uno sia contraffatto (dato che arriva a 7 su 10 in alcuni Paesi). Se poi francesi e tedeschi risultano i più informati sulla questione, in Spagna i cittadini sembrano essere meno preoccupati del 'rischio falsi'. E' quanto emerge da una ricerca su come gli europei percepiscono la contraffazione dei farmaci, condotta su un campione di 5.010 persone in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito da Sanofi. Gli intervistati normalmente associano la contraffazione ai beni di lusso e ai principali marchi di abbigliamento. "Le persone, in generale, non sono sufficientemente informate circa l'esistenza dei farmaci contraffatti e del rischio che ne potrebbe derivare in certe situazioni di acquisto. I farmaci contraffatti rappresentano un rischio reale per la salute dei pazienti. Per esempio potrebbero non contenere lo stesso quantitativo di principio attivo del farmaco originale, oppure non rispondere agli stessi requisiti in termini di qualità, efficacia e sicurezza come i trattamenti autentici", ricorda Caroline Atlani, direttore del Coordinamento anti-contraffazione di Sanofi. "Il 77% del campione selezionato ritiene di non ricevere informazioni sufficienti circa i farmaci contraffatti. Questi risultati confermano la necessità di continuare la nostra lotta ai farmaci contraffatti, soprattutto sensibilizzando l'opinione pubblica". In effetti, mentre la maggioranza (66%) ha sentito parlare di contraffazione di farmaci, gli intervistati sembrano avere scarsa informazione sull'argomento: il 77% dice di non essere stato adeguatamente informato o di ignorare l'argomento. L'84% del campione selezionato afferma di non avere mai visto o identificato un farmaco contraffatto. In ogni caso, il 96% ritiene che i farmaci contraffatti possano essere e siano probabilmente pericolosi. La percezione del pericolo dei medicinali contraffatti è concentrata attorno all'acquisto di farmaci online, in quanto il 90% degli intervistati nomina Internet quale primaria fonte potenziale di diffusione di medicinali contraffatti. Del 18% delle persone che sostengono di aver acquistato farmaci online, il 78% ritiene che l'acquisto sia sicuro. Al contrario, il 60% di coloro che hanno dichiarato di non aver mai acquistato medicinali online, non l'ha fatto in quanto sentiva che questo sistema di vendita rappresentava un reale pericolo. Il 55% del campione totale ha semplicemente detto che preferiva punti fisici di vendita. Ci sono grandi differenze tra i Paesi per quanto riguarda l'uso di Internet per l'acquisto di farmaci: in Germania si è più inclini a questo tipo di compere, e anche nel Regno Unito, mentre Francia, Spagna e Italia sono molto reticenti. Il 51% del campione totale intervistato ritiene poi che potrebbe essere esposto al rischio di farmaci contraffatti in viaggio. Gli europei si tutelano da questo punto di vista: l'81% dice che viaggia con un kit di primo soccorso.

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