Roma, 19 mag. (Labitalia) - Il salario minimo non basta ad assicurare un livello di vita dignitoso. E' quanto emerge, dopo la bocciatura arrivata dal referendum in Svizzera, da un sondaggio effettuato dall'Ituc, il sindacato mondiale riunitosi oggi a congresso Berlino, che ha coperto decine di paesi e il cui campione rappresenta metà della popolazione mondiale. Il 79% degli intervistati, infatti, non crede che il salario minimo sia sufficiente per una vita dignitosa mentre l'82% dice che il proprio salario è rimasto indietro rispetto al costo della vita, mentre l'88% degli interpellati chiede di alzare il salario minimo.
L'indagine, inoltre, ha indicacato livelli crescenti di incertezza sul reddito familiare: un lavoratore intervistato su due non tiene il passo con il costo della vita. Una percentuale che sale al 70% in Europa.
Negli ultimi tre anni, inoltre, oltre la metà della popolazione mondiale non è stata in grado di risparmiare. Il sondaggio ha infine mostrato crescenti livelli di preoccupazione relativamente alla certezza del lavoro: un intervistato su due ha un'esperienza diretta o familiare di disoccupazione, il 41% crede che il proprio impiego non sia al sicuro nei prossimi due anni; solo una persona su due crede che la prossima generazione sarà in grado di trovare un lavoro decente.