cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 19:41
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Prime tre coppie 'in attesa' grazie alla fecondazione eterologa fatta a Roma

21 luglio 2014 | 15.43
LETTURA: 6 minuti

Lo rivela Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni, che annuncia: "Nei prossimi mesi saremo nuovamente in Corte Costituzionale sugli ultimi divieti della legge 40". Scattati a Milano i controlli dei Nas sulla clinica di Severino Antinori. Il ginecologo all'Adnkronos: "Ho agito secondo le regole"

Prime tre coppie 'in attesa' grazie alla fecondazione eterologa fatta a Roma

"Una settimana fa una notizia bella e importante: il primo test di gravidanza positivo per una coppia che grazie a una donazione di gameti ha ottenuto una gravidanza nella propria città, Roma. L'ho conosciuta, ha voluto condividere con noi questo momento di grande emozione e gioia dopo aver portato avanti insieme per 10 anni una lunga battaglia contro i divieti della legge 40". Lo dichiara Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni.

"Sempre di pochi giorni fa - aggiunge - la notizia di altre due coppie sempre a Roma che hanno potuto accedere alla fecondazione eterologa. Queste sono notizie che danno fiducia nel futuro, e che non devono essere strumentalizzate da parte di nessuno: tanto è vero che le coppie e il medico hanno preferito condividere la splendida notizia con noi, evitando che chiunque potesse strumentalizzarla. Nei prossimi mesi saremo nuovamente in Corte Costituzionale sugli ultimi divieti della legge 40: embrioni non idonei per una gravidanza alla ricerca e accesso alla Pma per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche. Con le coppie ci auguriamo che anche il governo e il Parlamento accolgano con soddisfazione questo annuncio e si adoperino quindi per cancellare gli ultimi divieti e non per aggiungerne altri".

"La prima gravidanza di cui siamo venuti a conoscenza -spiega Gallo all'Adnkronos Salute- è di una coppia in cui la donna aveva dovuto sottoporsi a cure con farmaci chemioterapici e quindi è diventata sterile. Entrambi liberi professionisti, lui 47 anni e lei 44 anni, avevano già preso contatti con un centro per la fertilità in Spagna. Ma dopo aver avuto notizia della cancellazione del divieto di fecondazione eterologa da parte della Consulta, hanno aspettato che fosse possibile farla in Italia".

"Hanno dunque atteso la pubblicazione della sentenza in Gazzetta ufficiale - prosegue Gallo- e intanto il centro romano al quale si sono rivolti gli aspiranti genitori li aveva già inseriti in lista di attesa. Quando li ho sentiti piangevano dalla gioia, ma vogliono superare il terzo mese prima di pensare di uscire allo scoperto: le gravidanze sono tutte uguali, si hanno le stesse paure, come quella di parlare del bambino prima dei 'canonici' tre mesi. Altre due coppie mi hanno inviato un sms dicendo grazie all'Associazione Coscioni e al suo impegno per questa causa. Hanno promesso che mi invieranno le foto delle ecografie e che verranno al nostro congresso a settembre".

"I giudici della Consulta - ribadisce l'avvocato Gallo - sono stati più che chiari evidenziando che non esiste alcun vuoto normativo dopo la caduta del divieto imposto dalla legge 40: i figli dell'eterologa sono figli legittimi della coppia, non hanno rapporti con i donatori di gameti (è quindi garantito l'anonimato) e in più anche sotto il profilo scientifico non ci sono problemi: in Italia siamo all'avanguardia per la tracciabilità dei gameti, grazie all'obbligo di mantenere i dati dei donatori per 30 anni dall'utilizzo. Le linee guida del ministero potranno definire il numero di donazioni per ogni donatore".

Gallo evidenzia come "gli stessi giudici suggeriscono di prendere il modello francese e inglese considerando il numero minimo di donazioni. D'altra parte, neanche nel 2009, quando la Consulta 'bocciò' altre parti della legge 40, uscirono linee guida immediate e come allora i centri hanno continuato a lavorare, così possono fare ora. La Consulta, con questa sentenza storica, ribadisce che le tutele sono tutte garantite, sia per la coppia che per il futuro bambino".

Anche a Milano una coppia è in attesa di un bimbo dopo il ricorso alla fecondazione eterologa presso la clinica Matris, diretta da Severino Antinori. Qui a quanto apprende l'Adnkronos Salute, sono scattati accertamenti dei carabinieri del Nas. "Abbiamo annunciato di aver ottenuto una gravidanza con la fecondazione eterologa, la prima in Italia dopo l'abolizione del divieto previsto dalla legge 40. Una buona notizia. E immediatamente il ministro Lorenzin ha mandato i Nas nella mia clinica di Milano, nonostante la sentenza della Corte costituzionale preveda ormai da mesi la possibilità di praticare la fecondazione eterologa nel nostro Paese", protesta Antinori. "Sono felice per la notizia della gravidanza ottenuta con l'eterologa, ma non posso non rimarcare - afferma- quest'azione intimidatoria e persecutoria nei confronti miei, ma soprattutto delle coppie". "Ho agito secondo le regole - assicura - Dopo la sentenza della Corte costituzionale la fecondazione eterologa si può praticare in Italia, tranne che per il ministro Lorenzin, che appunto sta mettendo in atto una serie di impedimenti".

Dal ministero chiariscono che sulle prime gravidanze ottenute in Italia da fecondazione eterologa è in corso un'attività di accertamento preventivo da parte del Nas, allertati sia dalle dichiarazioni del ginecologo Antinori che da quelle di Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni. Il nucleo di Carabinieri è infatti deputato a eseguire accertamenti in ambito sia amministrativo che penale, per verificare se vi siano violazioni che riguardino l'ambito sanitario e se vengano rispettati i requisiti minimi previsti dalla legge. L'accertamento ha come oggetto la sussistenza di tutte le autorizzazioni e i requisiti previsti dalla disciplina vigente (per esempio: esiste l'autorizzazione regionale a svolgere l'eterologa?) Il ministro Lorenzin non ha ancora ricevuto alcuna informativa: quando i Nas la informeranno dell'esito degli accertamenti, Lorenzin potrà assumere i provvedimenti che rientrano nelle proprie competenze. E' stata comunque attivata al ministero la Direzione generale della Prevenzione competente.

Comunque, a quanto si apprende, dai primi rilievi dei Nas nella clinica milanese emergerebbero dubbi sul fatto che sia stata eseguita proprio questa procedura. Anche se le verifiche proseguono e solo martedì si potranno avere elementi definitivi su questo punto.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza