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Sospesa la licenza al Qube

07 febbraio 2019 | 13.17
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Sospesa la licenza al Qube

Sospesa la licenza al Qube, la discoteca di via di Portonaccio, a Roma, finito al centro della cronaca per il tentato omicidio di due buttafuori senegalesi, investiti davanti al locale nei giorni scorsi. Il provvedimento del Questore di Roma è stato emesso ai sensi dell'articolo 100 Tulps che dispone la misura di pubblica sicurezza della sospensione della licenza in caso di “tumulti o gravi disordini”, oppure “qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose” o, che, comunque, costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”. La discoteca rimarrà chiusa fino al 21 febbraio.

Sono stati gli uomini del commissariato Sant’Ippolito a notificare il decreto emesso dal Questore di Roma per la sospensione dell’attività per 15 giorni. Il provvedimento è stato predisposto dalla Divisione della polizia amministrativa in seguito alle reiterate segnalazioni arrivate dalla stazione dei carabinieri di Roma-Casalbertone e dal commissariato Sant’Ippolito, che hanno evidenziato come il locale era divenuto “luogo di eventi atti a minare l’ordine e la sicurezza pubblica”. "In particolare - osserva la Questura - il locale è risultato essere stato spesso teatro di eventi criminosi connessi all’uso di sostanze stupefacenti ed all’abuso di sostanze alcoliche da parte degli avventori, nonché di reati contro il patrimonio e contro la persona". Da ultimo il caso in cui, il 27 gennaio scorso, sono stati investiti i due buttafuori. Dopo quanto emerso, nei confronti dell’amministratore del locale è stato emesso un provvedimento di chiusura temporanea.

A seguito della sospensione della licenza al locale, salta l'evento organizzato da Muccassassina per San Valentino. L'evento, dal titolo 'Cicciolina in muscolo rosso. La festa dell’amore - San Valentino Edition', prevedeva la partecipazione della celebre pornostar.

"E' stato finalmente riconosciuto l'articolo 100 tanto invocato nelle nostre manifestazioni. Certamente una vittoria di CasaPound" ha detto all'Adnkronos Mauro Antonini, responsabile del Lazio di CasaPound, da sempre in prima linea nella battaglia contro il locale di via del Portonaccio noto per le serata di Muccassassina. "Però ora il Qube va chiuso definitivamente - ha aggiunto - e per questo annuncio fin da ora che il 22 febbraio, alla scadenza del provvedimento di sospensione, faremo una manifestazione davanti alla discoteca per chiederne la chiusura definitiva. D'altra parte, non ci sono i presupposti per farla riaprire". "Porta degrado al quartiere - ha sottolineato l'esponente di Cpi - Tra sosta selvaggia, traffico in tilt, sbandati vari attirati dalle serate i residenti non ne possono più, me compreso, che vivo qui da sempre, e conosco i disagi causati dal Qube. Tra un po' mi recherò sul posto - ha annunciato Antonini - e nel pomeriggio incontrerò la proprietà della discoteca che martedì scorso mi ha chiesto un appuntamento. Sanno di avere il quartiere contro e sono sotto pressione perché finalmente sono sottoposti a controlli pesanti, dopo quello che è successo con il caso dei due buttafuori investiti". "Questo vuol dire fare politica con CasaPound - ha aggiunto ancora Antonini - Essere al fianco dei cittadini, in strada, ogni giorno, e portare le battaglie avanti fino alla fine, ottenendo risultati. Mi chiedo dove siano i parlamentari, i consiglieri regionali, comunali e municipali eletti e che cosa abbiano fatto per i propri elettori".

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